Se “L’ottimismo è il profumo della vita”, come ha ben detto il poeta Romagnolo Tonino Guerra, il prosciutto ne costituisce sicuramente un buona fetta! Infatti, cosa c’è di meglio, per tantissimi appassionati del fuoristrada, che condividere in allegria un bel panino al prosciutto a fine raduno? Fa piacere dunque sapere che continua a gran ritmo la crescita del Prosciutto di Parma in vaschetta. Nel 2010 le aziende del Consorzio hanno venduto oltre 60 milioni di vaschette, pari a 6,6 milioni di Kg della pregiata DOP, registrando un incremento del 10% rispetto all’anno precedente; in complesso sono stati poco meno di 1.3 milioni i prosciutti con la Corona Parma affettati e preconfezionati. Risultati molto positivi sia in Italia (+8.4%) dove si vendono 2 milioni di Kg di Parma preconfezionato (pari a 17 milioni di vaschette), sia all’estero (+10.4%) dove vengono esportati oltre 4,5 milioni di kg (pari a 43 milioni di vaschette). “Il mercato del preaffettato continua a darci grandissime soddisfazioni e risponde perfettamente alle moderne esigenze di acquisto e di consumo” ha commentato Paolo Tanara, Presidente del Consorzio del Prosciutto di Parma, “Credo inoltre che l’aver imposto anche per il Parma in vaschetta lo stretto divieto di additivi chimici garantendo l’assoluta naturalità del prodotto ci consenta di differenziarci in modo importante da tutti gli altri salumi e di presentarci in modo vincente a quei clienti che richiedono prodotti naturali e fortemente legati alla tradizione. Non è un caso che i mercati migliori per il Parma preaffettato siano proprio i Paesi del nord Europa, tradizionalmente più attenti a questo tipo di discorso. Questo ci insegna che dobbiamo continuare il nostro cammino senza cercare scorciatoie a discapito delle qualità per andare incontro alle persistenti pressioni sui prezzi, ma dovremo essere ancora più convincenti nel presentare l’unicità del nostro prodotto e spiegare i nostri valori e le nostre peculiarità”. Le vendite di Prosciutto di Parma preaffettato sono più che raddoppiate negli ultimi cinque anni e assorbono oggi il 14% della produzione che si aggira intorno ai 9.2 milioni di prosciutti. Un successo mondiale dovuto alla praticità e alla versatilità d’uso del prodotto: nel 2010 il prosciutto con la corona ha raggiunto le tavole di ben 61 Paesi di 5 continenti; ultimo mercato ad accogliere la DOP di Parma è stata la lontana Nuova Caledonia dove sono state vendute 22.000 vaschette. Tra i più grandi fan del Parma in vaschetta, oltre all’Italia (17 milioni di confezioni), il Regno Unito (16,5 milioni), la Francia (6.9 milioni) e, fra i Paesi Terzi, gli USA (1.6 milioni) e il Giappone (oltre 350.000). E’ interessante ricordare che la filiera del Prosciutto di Parma è composta da 5.500 allevamenti suinicoli, 120 macelli, 162 stagionatori e che il giro di affari al consumo del Re dei Prosciutti supera gli 1,7 miliardi di Euro.