Protesta rincaro automatico pedaggi autostradali

La Lega Nord ha dichiarato battaglia contro il rincaro automatico dei pedaggi con una manifestazione di protesta contestando l’aumento delle tariffe del 1° gennaio.

A Gallarate il segretario della Lega Nord Matteo Salvini ha preso il biglietto e si è rifiutato di pagare: “L’Italia è uno stato razzista nei confronti del nord. Al sud ci sono chilometri di strade gratis“.

Salvini sostiene che il Nord paghi anche per il Sud. Ma questo non è vero. Anche al Sud le autostrade si pagano: vedi A24-A25 Roma-Teramo-Pescara, A14 fino Taranto, la Messina Catania. L’unica che non ha pedaggio è la Salerno Reggio-Calabria soltanto perché il tracciato non rispetta l’Articolo 2 del cds” ci dice Paolo Ciccarone giornalista che prosegue: Guardi poi chi sono i gestori e scopri Benetton, Treviso, Autovie Venete con qualcuno della Lega che siede nel CDA, gruppo Gavio (Milano con Provincia socia e quindi PDL Lega nel cda) e Ligresti. Insomma, è vero che al Nord ci sono stati aumenti maggiori rispetto ad altre tratte (non han fatto lavori al sud non avevano diritto a niente!) ma è anche vero che sono aziende del Nord che “fregano” cittadini del Nord. E a questo punto, visto che partendo da un principio giusto, il caro tariffe, i leghisti la buttano nel razzismo, primo chiedano alle aziende del nord dove loro sono partecipi secondo, e vale per tutti”.

Il vicepresidente del Consiglio regionale della lombardia Fabrizio Cecchetti è categorico: “È l’ennesimo prelievo forzoso che Roma ha deciso ai danni dei cittadini del Nord e a questo punto bisogna reagire. La prima cosa da fare è dismettere definitivamente quel mostro inutile e succhiaeuro che è il casello autostradale di Terrazzano, nel rhodense, dove negli ultimi sei anni il rincaro è arrivato al 27,4%”.

I rincari sono sensibili sull’A8 e sull’A9, le cosiddette autostrade dei Laghi da Milano a Varese e al confine con il Ticino. La Milano-Como, 30 km di strada che costano ai cittadini 8 euro per andata e ritorno. Oltre alla Lombardia anche il Veneto ha risentito pesantemente della stangata con aumenti superiori al 10% in tratte come la Mestre-Trieste.
Gli aumenti autostradali decisi scattati dal 1° gennaio hanno una media del 3,9% nazionale ma al Nord toccano in alcuni casi addirittura il 9%.

I manifestanti hanno bloccato il casello di Fino Mornasco dell’A9.

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