Superbollo quando pagare? Istruzioni ed info

Superbollo 2014 le istruzioni, come pagare, quando si paga, in che modo si paga e come si calcola. Nessuna abolizione: sarà da pagare anche per tutto il 2014.

Chi lo dovrà pagare? Sono tenuti al pagamento del Superbollo tutti i possessori di auto con potenza superiore a 185 kW (251,6 cavalli).

Quanto si paga? 20 Euro in più per ogni KW superiore ai 185 cv (esempio una vettura da 200 KW pagherà 300 Euro di superbollo da aggiungere all’importo del bollo normale).

Per quanto tempo si paga il suberbollo? Entro i primi cinque anni si paga al 100%. Successivamente il Superbollo è ridotto dopo cinque, dieci e quindici anni dalla data di costruzione del veicolo: rispettivamente si paga al 60% (tra cinque e dieci anni), al 30% (tra dieci e quindici anni) e al 15% (tra quindici e venti anni). Dopo 20 anni dalla data di costruzione il Superbollo non si paga più.
NOTA: I periodi decorrono dal 1º gennaio dell’anno successivo a quello di costruzione.

Come si paga il superbollo? Il Superbollo si paga utilizzano il modello F24 dell’Agenzia delle Entrate, precisamente con il modello “F24 elementi identificativi“.
SCARICA Modello-F24-pagamento-superbollo-2014 – LINK QUI
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Per il pagamento va utilizzato il modello F24 e sul sito dell’Agenzia delle Entrate è presente l’applicazione per il calcolo e la stampa del modello con tutti i dati necessari. link QUI

Quando si paga il superbollo?  La  scadenza del bollo può avvenire nel mese di aprile, agosto o dicembre. Il pagamento, tuttavia, va effettuato nel mese successivo, quindi, maggio, settembre o gennaio. Il superbollo segue le stesse tempistiche.
Entro il 10 novembre, per i possessori di autoveicoli al 6 luglio; entro il 31 gennaio, per i possessori di veicoli immatricolati tra il 7 luglio e il 31 dicembre anno precedente.

PROPOSTA DI ABOLIZIONE – Una proposta di abolizione era stata inserita in un emendamento, con obbiettivo di cancellarlo sostenuta da senatori di Pdl e FI (Bernini, Bonfrisco, Ceroni, Floris, Gasparri, Romani e altri) durante la discussione sulla Legge di Stabilità a fine 2013. L’emendamento presentato puntava ad abolire il comma 21 dell’articolo 23, ddl 6 luglio 2011. La modifica è stata respinta: l’emendamento non ha convinto il vice ministro dell’Economia Stefano Fassina.
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L’opposizione di Fassina. Il viceministro dell’Economia, Stefano Fassina ha detto no all’abolizione. Si parla di una manciata di milioni garantiti da questa iniqua tassa che non compensa affatto le perdite di imposte generate dalle vendite auto colpite.
Nel 2014, quindi, le auto con più di 185 kW – ovvero 251 cavalli – continueranno a pagare un’aggiunta alla tassa di possesso pari a 10 euro per ogni kW oltre la fatidica soglia. In Lombardia, ad esempio, un’auto Euro5 di 185 kW paga attualmente già 586,95 euro l’anno.

RISULTATI CONTRARI ALLE ASPETTATIVE – Tasse uccidono tasse. Nel 2012 la perdita di gettito, fra mancato introito e inferiori entrare fiscali, è stata di 140 milioni di euro: 93 milioni come perdita IVA e 13 milioni da Superbollo (nel caso dello Stato) e poi meno 20 milioni alle Regioni, 5 alle province e altri 9 da mancata addizionale Rca. Nello stesso periodo le vendite di automobili sono diminuite del 20% circa, il mercato delle vetture oltre i 250 cavalli è crollato del 35%. Con annesse altre distorsioni come l’utilizzo di auto con targa straniera, e il conseguente calo di gettito, difficoltà nelle verifiche del reddito come nel recuperare il pagamento di infrazioni e così via. Ma chi paga per questo danno?
Che il superbollo sia una delle tasse da abolire è certo: lo dice anche il vice-ministro dell’Economia Luigi Casero: «Il Superbollo è un esempio di politica fiscale che va abbandonata. Molte misure del precedente governo sono frutto di un atteggiamento punitivo».

STORIA DEL SUPERBOLLO – Il Superbollo fu inserito nel 2011 all’interno dell’articolo 23, ddl 6 luglio 2011 e varato dall’allora Governo Berlusconi per veicoli con potenza superiore a 225 kw (equivalenti a 306 cavalli). Successivamente è stato il Governo Monti ad inasprire ulteriormente questa tassa con un Decreto Ministeriale presentato domenica 4 dicembre 2011. Inasprimento del bollo sulle auto più potenti. Questo era riportato sul decreto: «A decorrere dai pagamenti dovuti dal 1° gennaio 2012 per le autovetture è dovuta un’addizionale erariale della tassa automobilistica, pari a 20 euro per ogni chilowatt di potenza del veicolo superiore a 185 chilowatt da versare alle entrate del bilancio dello Stato.». La “modifica” di Monti portò l’abbassamento della soglia da 225 kw (306 cv) a 185 kw (251 cv) ed un importo passato da 10 a 20 Euro per KW eccedente. L’importo successivamente è stato ridimensionato da 20 a 10 Euro.

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