Fuga all’estero per vetture di grossa cilindrata. Aumento di macchinoni con targhe rumene/straniere: lo stato italiano adesso piange. E’ allarme rosso.
Per aumentare le entrate fiscali (senza pensare a ridurre le spese generali) i nostri politici hanno pensato bene di alzare le tasse e tributi in generale colpendo il settore auto, con particolare inasprimento verso i “macchinoni” con cilindrate e cavalli più elevati.
Ma cosa quale è stato il risultato? Sono effettivamente aumentate le entrate per lo stato? NO. Le tasse uccidono le tasse. Adesso a posteriori lo stato piange. Perché il risultato di questa scelta sciagurata era prevedibile anche da un bambino.
Le entrate dello stato sul fronte auto sono fortemente diminuite ed in particolare si è verificata una corsa a liberarsi di vetture sportive con cilindrate e cavalli oltre una certa soglia (200 cavalli mediamente). L’aumento di imposte e tasse, è stata una scelta sbagliata per la quale nessuno dei nostri politici viene chiamato veramente ad un rendiconto con addebito di responsabilità. Una scelta che ha portato alla riduzione di incasso da parte del fisco/stato invece di aumentarlo.
Di fatto le concessionarie ed i siti di annunci di vendita tracollano di offerte con auto sportive e di grossa cilindrata a prezzi ormai crollati a causa dell’aumento dei costi di gestione e manutenzione tra bolli, superbolli, assicurazioni e carburanti.
Sono molto accentuati gli acquisti in blocco di queste vetture da parte di organizzazioni rumene, russe e di altri paesi: “Arriviamo in italia ad acquistare le auto che gli italiani non possono più permettersi” è quanto dicono sorridendo gli acquirenti stranieri che arrivano da romania, bulgaria, svizzera ma anche russia.
Per sopravvivere bisogna arrangiarsi ed ecco il proliferare anche da noi in Italia la circolazione di “bolidi” targati estero.
Vantaggi targa straniera?
Primo non pagare qui in Italia l’imposta di possesso sul veicolo (“bollo auto” con perdita di incasso da parte delle regioni), sfuggire agli accertamenti fiscali del “redditometro” ed evitare il pagamento delle addizionali sull’imposta di possesso; riduzione di costi assicurativi visto che all’estero si paga molto meno che in italia. Nessun obbligo della revisione. Patente: non si è soggetti alla revoca o sospensione o alla sottrazione di punti. Rintracciamento difficoltoso: è praticamente impossibile, per le forze di polizia, risalire con facilità al proprietario effettivo nei tempi necessari alla notifica.
Quale è la soluzione? Cosa fare allora? Come lo stato può far tornare il gettito di tasse ed accise ai livelli precedenti e guadagnare di più?
Lo abbiamo chiesto al bambino di 10 anni (ma che adesso ne ha 16 e fa anche lui i conti con la paghetta del papà) aspirante economista che ci risponde cosi:
“Riducete la tassazione sulle auto (costo benzina bolli ed assicurazioni) ed incentivate anche l’acquisto di auto con grossa cilindrata: consumando più carburante permettono allo stato di incassare più soldi visto che circa il 60% del prezzo della benzina sono tasse”.
Insomma la strada prioritaria è quella di far ripartire i consumi e considerando che un detto recita le “Le tasse uccidono le tasse” non resta ai nostri politici di prendere una saggia decisione: ridurre la tassazione.
Appello degli automobilisti italiani ai politici al governo: “Valutate e ponderate bene la tanto attesa e necessaria riduzione della tassazione sull’auto dai bolli auto alla benzina e di tutte le tasse legate ai passaggi di proprietà (e balzelli vari) e l’eliminazione del superbollo per cominciare “ritargare” italiane le auto di grossa cilindrata “.
Leggi anche “Come uscire dalla crisi economica“ link QUI
Commenti sulla rete su questo argomento delle tasse sull’auto.
Daniele Cipriani Come uccidere la gallina dalle uova d’oro!
Qualche anno fa lessi su una rivista di settore che il mercato costituito da benzina,bolli,multe,e assicurazioni costituiva da solo il 20% delle entrate statali!
Senza contare la produzione,la vendita,e la manutenzione ordinaria e straordinaria delle autovetture sotto forma di iva! Ma vogliamo spiegare certe cose a questi professori laureati e colti?
Costantino È Federica Fortebracci A noi in Romania lo stato non ci uccide con assicurazioni, bolli, e carburante ma ci aiuta a sopravvivere e arrivare alla fine del mese con il piccolo stipendio che si ha. Non è come qui in Italia che se prendi 800 euro al mese x pagare tasse affitto e cose varie devi morire di fame! ecco perché la maggior parte delle persone comprano macchine qui e si fanno le targhe in Romania almeno li con 300 euro all’anno ti togli un pensiero qui non ti bastano neanche x 6 mesi 300 euro e lo stato che si dovrebbe guardare un po!!!
Daniele Schivardi Non vedo dove sta il problema, nessuno vi costringe a prendere il “macchinone” se non potete mantenerlo, queste sono le regole in italia. Io la mia parte l’ho fatta fino a 5 anni fa, da parte mia lo stato non si sta prendendo più nemneno un centesimo dal mantenimento della macchina: non ce l’ho più.
Cera Claudio Che risposte….. Allora dovremmo tutti vendere il mezzo che abbiamo e andare a piedi?? C’è chi lavora e fa 10 anni di finanziamento per raggiungere magari l’unico sogno che ha ossia una bella macchina magari… È per questo lo devi tartassare??? Fanno bene chi può immatricolare all’estero! Probabilmente a te non serviva la macchina per lavorare… È allora e lecito strapagare bollo e assicurazione ??
Siamo i più cari d’Europa !! È in ultimo se hai un fuoristrada anche di 10/15 anni che vale due soldi visto che è un 3000 cc ti fanno ugualmente gli accertamenti fiscali perché ritenuta AUTO DI LUSSO!