Assogomma e Federpneus, sottolineano come i controlli del giugno 2013, della Polizia Stradale, abbiano fotografato un parco circolante con un’anzianità media di 7 anni e 2 mesi, quindi molto più giovane del reale parco auto italiano, che ha un’età media di 10 anni e 4 mesi, di cui il 44% con addirittura più di 10 anni (fonte ACI 2012).
Leggermente in calo rispetto ai controlli del 2012, nonostante le regioni indagate siano differenti, la percentuale di pneumatici lisci riscontrata al 2,7 % del campione, con però percentuali più che doppie in Calabria (5,5%), con punte a Reggio Calabria del 7%, a Teramo in Abruzzo del 6%, e a Vibo Valentia del 5,8%. La percentuale di pneumatici danneggiati visibilmente si riduce mediamente al 3% , ma con livelli tripli, rispetto al dato nazionale, a Cosenza (8,7%) e, a seguire Mantova(8%) e Reggio Calabria (6%).
Calano le quantità di pneumatici non omologati, che si attestano a circa il 2% del campione con valori tripli a Como, fanalino di coda al 6%, Brescia al 5,4% e Novara al 4,9%. Si riduce anche il dato medio di pneumatici non conformi alla carta di circolazione con in inspiegabile picco a Trieste di oltre il 10,5%. Dati mediamente in leggero miglioramento, grazie alla virtuosità di alcune regioni come la Lombardia e il Piemonte dove sono state condotte negli anni numerose indagini di questo tipo: tutto ciò a dimostrazione che i controlli fanno bene alla sicurezza stradale migliorando l’attenzione degli automobilisti nei confronti delle scarpe della propria vettura.
Alla mancata manutenzione ordinaria dei pneumatici, si aggiunge la mancata revisione, che incide anche sul pneumatico, il cui dato è quasi raddoppiato dall’anno scorso, passando dal 2,7% al 4,62% delle auto controllate, con picchi in Friuli Venezia Giulia, in cui si raggiunge il 10,65 % delle auto controllate prive di revisione.
“La ricerca del risparmio a tutti i costi, favorisce la crescita di soluzioni di ripiego che possono costituire un elemento di rischio per la sicurezza stradale” – dice Fabio Bertolotti, Direttore Assogomma ‐ “Questa è una delle ragioni che sta alla base dell’aumento di pneumatici non omogenei per asse che dal 3,2% passa al 5,5% con punte del 10,5 % in Abruzzo e di quasi l’8% in Calabria e Sardegna”. Questo tipo di non conformità, raggiunge valori ancora più elevati, a livello provinciale: è il caso di Teramo (16,9%), Alessandria ( 15,25), Oristano ( 13,9%).
Per legge, i pneumatici sullo stesso asse devono essere identici, cioè perfettamente uguali, in tutto e per tutto: marca, modello, misure e caratteristiche prestazionali. Questa prescrizione giuridica, soggetta ad ingenti sanzioni pecuniarie, nonché al ritiro della carta di circolazione, e all’invio alla revisione, ha soprattutto un fondamento tecnico basilare: salvaguardare il corretto funzionamento del veicolo e quindi la sicurezza.
In fortissima crescita anche la percentuale di pneumatici invernali ancora montati nel periodo dei controlli, la seconda decade di giugno, con una quota media del l’11,38%, con punte del 22,5% in Abruzzo.
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Tale equipaggiamento, sale fino al 3% ed oltre, nel caso di fuoristrada e di vetture di piccola cilindrata: un’altra pratica probabilmente all’insegna della ricerca affannosa del risparmio e/o da una errata equiparazione alle catene. “ Se è comprensibile che gli automobilisti italiani cerchino ogni sistema, per essere in regola con la legge con il minimo esborso, non è accettabile che ciò vada a discapito della loro, e soprattutto altrui incolumità” – afferma sempre Fabio Bertolotti.
Una novità nei parametri dell’indagine di quest’anno, è data dall’ambito dell’indagine stessa, che si è svolta in Autostrada solo nel 31% dei casi, mentre nel 42% le auto sono state fermate su strade a una corsia.
Assogomma e Federpneus consigliano sempre, e a maggior ragione in occasione delle partenze estive e di lunghi viaggi, una visita presso un Rivenditore specialista: sono oltre 5.000 in Italia i professionisti presso cui è possibile gonfiare i pneumatici ed effettuare un controllo visivo sullo stato dei pneumatici, tutto gratuitamente.
E’ bene rammentare anche di ripristinare la pressione della ruota di scorta e di far controllare lo stato dei pneumatici di roulotte, carrelli appendice e camper che spesso sono stati fermi per 11 mesi, e che possono presentare oltre ad un classico sottogonfiaggio, anche deformazioni permanenti delle gomme.