Grand Prix: le monoposto di F1 in mostra

Dal 3 maggio al 30 ottobre le 20 monoposto che hanno saputo innovare profondamente il mondo dell’automobilismo moderno raccontano 40 anni di storia della Formula 1. Vere e proprie leggende che hanno entusiasmato migliaia di appassionati, e che sono state concesse dai più importanti musei e collezionisti del mondo

Raccontare le sfide tecniche ed umane per celebrare quaranta anni di passione e velocità. Inaugura la nuova mostra del Museo casa Enzo Ferrari “Grand Prix: le Monoposto del Campionato di Formula 1” con un allestimento d’eccezione curato da Giovanni Perfetti e dedicato alle monoposto tra il 1950 e il 1994. 40 anni di Formula 1 raccontati attraverso una rassegna di 20 macchine da corsa che hanno fatto la storia dell’automobilismo moderno, rivoluzionando il mondo delle corse con innovazioni tecniche, intuizioni geniali e coinvolgendo le Case Automobilistiche di tutto il mondo, con un effettivo contributo al progresso dell’automobile. Un inedito percorso dal forte valore culturale e sportivo che accoglie vere e proprie opere d’arte dell’ingegneria motoristica per far rivivere un Gran Premio fuori dagli schemi, una griglia di partenza che sintetizza un sogno impossibile nella realtà, dove i più grandi piloti della storia e le migliori macchine di sempre tornano a sfidarsi sul campo.
“La prima cosa che mi viene in mente pensando a questa mostra si ricollega ad uno dei motivi di orgoglio di mio padre” ricorda Piero Ferrari, Presidente onorario del Museo casa Enzo Ferrari “Sulle piste della Formula 1 si sono esibite vetture di culture motoristiche diverse, tra tanti gioielli della concorrenza spetta alla Ferrari il record di una presenza ininterrotta, infatti non è mai mancata in nessun campionato”.

Le automobili – L’Alfa Romeo 159, la Mercedes W196 e la Ferrari Lancia D50 di Juan Manuel Fangio, alla guida delle quali si è aggiudicato tre dei cinque titoli mondiali. La Ferrari 312 T del mondiale 1975 di Niki Lauda, la Porsche 804 di Dan Gurney, la Ligier di Jacques Laffite, la Williams del grande pilota brasiliano Ayrton Senna e la McLaren MP 4/4 che con Senna e Prost, si aggiudicò nel 1988 15 gran premi su 16, sono solo alcuni esempi delle vetture presenti in mostra che faranno riecheggiare il rombo dei loro motori e saranno esposte fino al 30 ottobre 2013. Vere e proprie leggende che hanno entusiasmato migliaia di appassionati, concesse in prestito dai più importanti musei e collezionisti del mondo: Mercedes-Benz Classic, Porsche Museum, McLaren Collection, Museo dell’Automobile di Torino, collezione Umberto Panini, MOGAM di Catania, Museo Alfa Romeo Automobilismo Storico, collezione Donelli Vini, Renault Classic, solo per citarne alcuni.

Macchine uniche nel loro genere, fondamentali nell’evoluzione della Formula 1, grazie ad accorgimenti tecnici d’avanguardia che hanno determinato il raggiungimento di prestazioni sportive eclatanti: come il cambio elettroidraulico ideato da Mauro Forghieri per la Ferrari negli anni ’70 e adottato poi da tutte le Scuderie, con notevoli risultati in termini di rendimento, affidabilità e sicurezza, e consentendo l’applicazione e lo sviluppo anche delle vetture stradali. Impossibile dimenticare la memorabile sfida nel GP di Francia a Digione del 1979 che ha visto contrapporsi René Arnoux e Gilles Villeneuve, grandi piloti del momento. Le loro Renault R14 e Ferrari 312 T4, esposte in mostra, si sfidarono nell’incredibile duello che li vide lottare fino all’ultima curva per il secondo posto: sorpassi, contatti ripetuti per un finale al cardiopalma entrato di diritto tra le più memorabili pagine nella storia della Formula 1.

Il Percorso Espositivo – Un percorso espositivo d’eccezione che mette in scena l’evoluzione della specie, dove si coglie la stretta relazione fra prestazioni, sicurezza e innovazione: le automobili nel loro insieme mostrano una dicotomia di perfezione tecnologica e valenza estetica improntate all’efficienza. Ogni vettura da competizione è stata selezionata fra quelle che, nell’arco di quasi cinquant’anni, hanno sperimentato innovazioni e accorgimenti tecnici che hanno influenzato il raggiungimento delle massime prestazioni meccaniche e aerodinamiche con la conseguente evoluzione delle forme. La rassegna espositiva è caratterizzata da un’assoluta novità, un “effetto sorpresa”: la presenza di nuove vetture che si avvicendano per tutto il corso della mostra secondo una rotazione a tema, per integrare in modo dinamico i contenuti dell’esibizione, dando modo ai cultori di questo sport di apprezzare le fasi di sviluppo delle monoposto protagoniste del massimo campionato automobilistico.
Per tutta la durata della mostra, il percorso espositivo è arricchito da una collezione molto particolare: una World Champion Line, l’esposizione di oltre 50 caschi appartenuti ai piloti e ai più grandi campioni del mondo: Alberto Ascari, Juan Manuel Fangio, Jochen Rindt, John Surtees, unico pilota ad aver vinto sia il mondiale F1 sia quello motociclistico, dell’indimenticato Ayrton Senna, di Fernando Alonso. Grazie alla collaborazione con Jonathan Giacobazzi, titolare della Collezione Donelli Vini, sono inoltre esposti sia nella nuova Galleria, che nella casa natale altri speciali cimeli del mondo delle corse, come tute da gara, visiere autografate, volanti, motori, trofei e persino una collezione di orologi Ferrari, per un particolare omaggio al Drake. “Ho messo in questa mostra tutta la mia passione primordiale, che porto dentro da quando avevo soltanto quattro anni” dice Giacobazzi  “Il giro di Renè è stato molto evocativo, ho sentito rinascere dalla macchina l’anima di Gilles Villeneuve”.

Il Pilota – Ospite d’onore dell’inaugurazione: Renè Arnoux, pilota di monoposto che ha corso nel campionato di Formula 1 tra gli anni settanta e ottanta quando ha gareggiato per scuderie di primo piano quali Renault e Ferrari. A bordo della Ferrari 312 T4 matricola 041 della Collezione Donelli Vini – la stessa macchina che fu per lui avversaria nello storico duello del GP di Francia del 1979 sul Circuito di Digione -, partendo da un box speciale, allestito in Piazzetta 29 Settembre (via Emilia Centro incrocio con V.le Caduti in Guerra), effettuerà un percorso anche parte dello storico Circuito di Modena, per poi arrivare al MEF: Piazza 29 Settembre, Viale Martiri, Viale Rimembranze, Piazzale Risorgimento, Viale Vittorio Veneto, L.go Moro, Via Emilia C. Via Farini, Piazza Roma, Via 3 Febbraio, Viale Vittorio Emanuele, Piazzale N. Bruni, Via Piave, Via Malagoli, Via P. Ferrari. “Ricordo con entusiasmo gli ultimi giri del GP di Francia del ‘79, potrei farli anche adesso ad occhi chiusi.” afferma Arnoux “ Gilles era un mio carissimo amico, io lo chiamavo l’acrobata per le prodezze che riusciva a compiere, infatti è riuscito a rubarmi il secondo posto in quella famosa gara”. La mostra è stata realizzata col contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.

Vetture esposte al momento dell’inaugurazione
1951, Alfa Romeo 159: Alfa Romeo Automobilismo Storico, Museo
1955, Mercedes W196: Mercedes-Benz Classic
1956, Lancia Ferrari D50: Museo Nazionale dell’Automobile “Avv. Giovanni Agnelli”
1957, Maserati 250 F T2: Collezione Umberto Panini
1962, Porsche 804: Collezione Museo Porsche
1967, Cooper Maserati T81: Collezione privata
1970, Ferrari 312 B2: Museo MOGAM
1973, Tecno: Collezione Bianchini
1975, Ferrari 312 T: Collezione privata
1978, Brabham Alfa Romeo: Alfa Romeo Automobilismo Storico, Museo
1979, Ferrari 312 T4: Collezione Donelli Vini
1979, Renault RS14: Collezione Renault
1979, Ligier Ford JS11: Collezione privata
1983, Alfa Romeo 183T: Collezione privata
1988, McLaren Honda MP 4/4: Collezione McLaren
1989, Ferrari F1-89: Collezione Autoluce
1994, Williams FW15D: Collezione Donelli Vini

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