Soft tuning by Race Garage per spremere dal motore oltre 330 cavalli con una buona coppia in basso e pochi altri ritocchi ma non sulla meccanica, per questa Evo IX stradale in corso d’opera
Molti appassionati s’interrogano su come realizzare, a parità di budget, un’auto prestazionale: è meglio una profonda rivisitazione partendo da una vettura dal prezzo abbordabile o acquistare una sportiva pura e fare solo pochi ritocchi? Credo si debba valutare caso per caso, ad ogni modo oggi ne testiamo una che appartiene decisamente alla seconda categoria. La Evo IX GSR è un’auto capace di far impallidire sportive di grosso calibro così com’è; col tuning poi ci si può spingere a livelli di prestazioni da supercar. Cavalleria, trazione, freni e assetto non mancano, ma il potenziale della Lancer è ben altro e si può scegliere su quale comparto iniziare a lavorare per renderla ancora più efficace di come l?ha fatta Mamma Mitsubishi. Nulla vieta di concentrare gli sforzi pure sull?estetica; tuttavia ritengo che la migliore soluzione sia quella che rispetti l?indole rallystica, poiché il fascino della Evo non scaturisce dalla bellezza delle sue forme ma dalla grinta dell’auto da competizione che fa sognare gli appassionati da quasi vent’anni. Damiano, il proprietario di questa vettura, ha scelto di iniziare dall’incremento della cavalleria effettuando pochi altri ritocchi estetici dentro e fuori, visto che non usa l’auto in pista. Ecco perché, senza incoraggiare interventi invasivi, ha chiesto alla Race Garage di tirare fuori dai cilindri una cinquantina di cavalli in più, poi deciderà su quale altro comparto lavorare. Così facendo sono migliorate le prestazioni motoristiche senza minare l?affidabilità e per l?uso sportivo ma stradale tanto può bastare; tuttavia come si comporterà in pista quando la metteremo alla frusta su un circuito impegnativo come l?ISAM di Anagni? A dire il vero già mi sono fatto una mezza idea girandoci intorno e guardandola con attenzione ma vedremo?
Design – La Lancer EVO IX (questa è del 2007 con 45.000 km all’attivo) è bella e grintosa già di serie, ha raggiunto l?apice della maturità quanto a grinta racing delle forme. Difatti con l’ultimo modello, che Mitsubishi per l’appunto non ha battezzato “X” ma semplicemente Evolution, si è voltato pagina per dare vita a un’auto che, per quanto bella e prestazionale, non è più figlia delle competizioni come quelle che l?hanno preceduta. La saga delle EVO dunque non è terminata, ma non c?è più quel filo che lega le nove versioni precedenti? ecco perché, chi possiede una IX, dovrebbe pensarci bene prima di disfarsene. La vettura di Damiano in origine era nera e l’idea di trasformare la sua livrea in un bel bianco perlato mi sembra ottima, però è stata seguita solo dalla sostituzione degli specchietti retrovisori carbon style, mentre il resto è di serie. Su questo fronte si è fatto poco, ma c?è anche da dire che la Lancer è cattiva già di suo, con quell?enorme ala in carbonio che svetta sulla coda, l?estrattore e anche le prese d?aria sul frontale?
Il resto dell’articolo potete leggerlo su Elaborare n.154 di ottobre 2010