Volete che alla Mansory si siano lasciati sfuggire l’occasione di elaborare la Ferrari 458 Italia? Certo che no, infatti il tuner di origine inglese insediato in Germania nel 2001 e con factory operativa in Svizzera, ha chiamato Siracusa la propria interpretazione della supersportiva di Maranello in onore dello storico circuito permantente siciliano. Se sia opportuno o meno mettere le mani sulle auto del Cavallino, come abbiamo più volte sostenuto, è un fatto soggettivo e non ci sentiamo di censurare chi decide di farlo. A meno di ritenere le Ferrari opere d’arte come la Gioconda, ma in tal caso la definizione di “Arte” dovrebbe essere adeguatamente riesaminata. Ciò detto, bisogna ammettere che la Mansory Siracusa riesce a suscitare curiosità anche negli appassionati Ferrari più intransigenti. Con ben 70 chilogrammi in meno grazie a uno specifico aerokit in carbonio e alla potenza del 5 litri V8 passata dai 570 CV di serie ai 590 CV mediante un’idonea ottimizzazione, l’auto può bruciare lo zerocento in soli 3,2 secondi invece di 3,4 e toccare i 330 km/h anziché i 325 km/h. Risultati che a un esame frettoloso possono apparire irrilevanti, ma che invece a quelle andature sono notevoli. Infatti, un conto è spremere facilmente 5 km/h e 2 decimi di secondo da un’utilitaria qualsiasi, un altro da una supersportiva da ben oltre 300 km/h. Interessante il nuovo muso simile alla Enzo che dona alla 458 un look da vera Special e belle le nuove ruote ultraleggere da 20“ e 21“ brunite, mentre all’interno convivono pelle, carbonio, alluminio e finiture in tinta vettura che, giallo incluso, è a discrezione della fortunata clientela.