Truck camion alla DAKAR Iveco Petronas domina


Fra i camion la Dakar 2014 ha già i suoi padroni, si tratta di Gerard De Rooy e del team Petronas Iveco, nonché i vincitori della passata edizione. L’equipaggio dell’olandese, proprio alla guida di un Iveco e composto dal Belga Colsoul e dal connazionale Rodewald, comanda la classifica generale dopo tre tappe ed i 4 mezzi del team si assestano fra i primi dieci. Nella prima tappa e nella terza però hanno trionfato i russi capeggiati da Karginov su Kamaz.
La svolta, dunque, nella seconda, da San Luis a San Rafael, quando De Rooy è riuscito a conquistare sia il successo di tappa che la vetta della classifica. Nella seconda giornata a fare la differenza è stato il percorso più impegnativo sul quale gli Iveco hanno avuto vita più facile. In particolare i passaggi stretti nei canyon che, al 313esimo chilometro, sono stati fatali a Mardeev su Kamaz il quale si è cappottato favorendo proprio l’avanzata dell’olandese, fino al quel momento assestato al secondo posto. Da sottolineare anche il ritardo di 23 minuti accusato da De Rooy per prestare i soccorsi all’equipaggio avversario. Nella terza tappa, da San Rafael – San Juan,  invece tutti gli equipaggi sono stati messi duramente alla prova dal terreno accidentato da tanta terra, sassi, buche e gradini disseminati lungo il percorso. La quarta tappa sarà la più lunga di questa 35esima edizione, da San Juan a Chilecitois, con i suoi oltre 860 km totali.  La prima parte inizierà al mattino presto con una fase di collegamento di 43 chilometri, poi partirà la prova speciale di oltre 650 km, per concludere con un collegamento finale di altri 167 chilometri.

De Rooy
Truck Camion Dakar 2014 classifica provvisoria 3.° giorno
1) De Rooy (Nld) su Iveco
2) Van Vliet (Nld) su Man +18:49
3) Karginov (Rus) su Kamaz +39:10
4) Stacey (Nld) su Iveco +45:36
5) Loprais (Cze) su Tatra +45:58
6) Shibalov (Rus) +46:53
7) Nikolaev (Rus) su Kamaz +47:59
8) Viazovich (Blr) su Maz +48:50
9) Vila Roca (Esp) su Iveco +56:38
10) Adua (Fra) su Iveco +59:31


ELEONORA DAL PRÀ – L’unico equipaggio su UNIMOG composto interamente da italiani, il Team Rebel Troop, si assesta al 49esimo posto della generale. Sul Mercedes Unimog n.558 fa parte anche la nostra Eleonora Dal Prà, ecco il suo racconto giornaliero:
2º tappa: San Luis – San Rafael. Quasi 800 km con una SS di 433, descritta come la più veloce di tutta la Dakar. Iniziava infatti con una lunga pista di terra, ben 329, in cui si poteva avanzare con passo spedito e, quando è così, è una soddisfazione vedere i km che man mano calano, anche se indubbiamente, trattandosi di offroad, le parti tecniche e selettive non mancano all’interno, e quindi costringono a rallentare per superare gli ostacoli più pericolosi. Diciamo che in questa parte ce la siamo cavati bene, e già preannunciavamo un orario accettabile di arrivo al bivacco. C’erano, sì, una sessantina di km di dune, che sono quelle in cui si perde più tempo, però era ancora pomeriggio e avremmo avuto tutto il tempo per affrontarle con la luce e poi terminare l’ultima parte di speciale, consistente in un ultimo tratto di terra e sassi. E invece…
Sul nostro percorso, appena il terreno si è fatto sabbioso, abbiano incontrato la pandakar, l’auto del nostro stesso team (di cui fa parte oltre ai due Unimog) con un trapezio rotto e ci siamo così fermati a prestare aiuto. La cosa ha richiesto del tempo e intanto è tramontato il sole. Abbiamo così dovuto affrontare il deserto al buio, e, di notte, le dune appaiono molto diverse: non si vedono bene in passaggi, si rischia di più, e il pericolo è quello di non trovare la giusta via d’uscita o di cadere in qualche gola senza riuscire a risalire. A complicare la faccenda c’era anche un waypoint da registrare con il GPS, che era proprio lì intorno, ma che non siamo riusciti a raggiungere. Risultato: molte ore perse e un waypoint (elemento considerato importantissimo dall’organizzazione) mancante. Arrivo al bivacco: ore 4 del mattino. Abbiamo così preso una penalità e siamo scivolati in fondo alla classifica. Quindi tra le poche ore prima di mattina e la rabbia mista a delusione, diciamo che ho praticamente passato la notte in bianco!


3ª tappa: San Rafael – San Juan. 600 km, di cui 300 di SS, poi accorciati a 240, e meno male! Anche perché è stata una tappa molto dura, praticamente tutta di terra e sassi, tratti veloci ma disseminati di buche e gradini, in cui si saltava continuamente dentro e fuori dal letto dei fiumi, con grandi sobbalzi e violenti scossoni per tutto il giorno. Tanto da avere la sensazione che le costole della cassa toracica sbattano tra loro, insomma giornatona tosta! Ma quel che più conta è che per il resto non ci sono stati intoppi di nessun tipo, né perdite di tempo, quindi per una volta siamo riusciti ad arrivare al bivacco per ora di cena (la prima che consumo da quando sono qui!)
E poi fortunatamente sono riuscita a trovare il tempo per aggiornarvi sulla situazione quaggiù in Argentina, ma… Stanotte ci troviamo nell’unico bivacco in cui non c’è campo per i cellulari, quindi dovrò postare tutto domattina appena mi sposterò da questa zona! Il motivo è che stiamo salendo di quota, oggi abbiamo avuto un primo assaggio delle Ande e di fronte alla mia tenda c’è proprio una montagna… Zero segnale, ok, ma vista niente male davvero.

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Foto Dakar 2014 live QUI LINK
Informazioni NUMERI Dakar 2014 Argentina-Cile  QUI LINK
Informazioni PERCORSO Dakar 2014 Argentina-Cile QUI LINK
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