Nella figura vediamo un circuito idraulico costituito da una pompa provvista di indicatore della pressione, da un tubo e da una valvola (B) posta tra i tratti di tubo A e C. Nell’ipotesi che la pressione nel tratto A sia costante, tanto più si aprirà la valvola B tanto maggiore sarà la quantità d’acqua che scorre nel tratto C. In altre parole, la quantità d’acqua è inversamente proporzionale alla resistenza opposta dalla valvola. Il passaggio dall’idraulica all’elettronica è presto fatto: la corrente elettrica è definita come la quantità di elettroni che scorre in un punto del circuito entro un ammontare definito di tempo. Come il Volt (V) è l’unità di misura della tensione o differenza di potenziale, così l’Ampère (A) è l’unità della corrente elettrica. Poiché è praticamente impossibile stabilire il numero di elettroni in transito in un tratto di circuito, si usa una quantità nota: il Coulomb (C), equivalente alla carica combinata di 6.250.000.000.000.000.000 (6,25 x 10↑18) elettroni. Per definizione, si dice che una corrente ha intensità di 1 Ampère quando trasporta la quantità elettrica di 1 Coulomb attraverso un dato tratto del circuito nell’unità di tempo di 1 secondo. In formula:
1 A = 1 C/s (1)
In talune applicazioni, per esempio nella polarizzazione dei transistor di bassa potenza o dei led, l’Ampère è un’unità di misura troppo grande. Si usano allora i suoi sottomultipli: il milliampere (mA), equivalente a un millesimo di Ampère, e il microampere (μA), che equivale a un milionesimo di Ampère. Valgono le seguenti relazioni: 0,1 A = 100 mA; 0,01 A = 10 mA; 0,001 A = 1 mA; 0,0001 A = 100 μA; 0,00001 A = 10 μA; 0,000001 A = 1 μA.
FIG1 (pump)
Circuito idraulico costituito da una pompa, da un tubo e da una valvola (B) posta tra i tratti di tubo A e C. Se la pressione nel tratto A è costante, tanto più si aprirà la valvola B tanto maggiore sarà la quantità d’acqua che scorre nel tratto C: la quantità d’acqua è inversamente proporzionale alla resistenza opposta dalla valvola.