Hummer DJ Francesceo
Per un personaggio eclettico ed estroso come DJ Francesco nulla di meglio di un imponente Hummer. Magari arricchito di un impianto a/v ad alta dinamica nel quale i tre subwoofer con 3.000 W di amplificazione dedicata sono solo la punta dell’iceberg A bordo di quale auto immaginate DJ Francesco? Una potente GT? No, e non tanto perché non ami le supercar quanto perché, piuttosto, mancherebbe di quegli spazi che non sono solo sinonimo di comodità, ma anche di spettacolarità. Il cantante, infatti, vive il suo lavoro, la sua passione anche sulle quattro ruote e per questo è necessaria un’auto di una certa mole e con un look esuberante, naturalmente arricchita da un impianto di intrattenimento di alto livello. Ecco perché DJ Francesco guida un Hummer H3 e questo spiega anche perché si è rivolto a Zanetti Hi-Fi chiedendogli una realizzazione da discoteca di elevatissima qualità.
Meglio d’una discoteca – DJ Francesco è un personaggio con una spettacolare carica d’energia e l’impianto installato a bordo del suo Hummer ne rispecchia perfettamente la personalità. Il cantante aveva sentito parlare delle capacità di Zanetti da numerosi amici e, viste le realizzazioni firmate dal centro bergamasco, ha deciso senza indugi di affidare l’Hummer alle cure del team Zanetti. DJ Francesco ha lasciato ampia libertà all’installatore sulla struttura dell’impianto e sui componenti da impiegare, ma ha fatto anche delle richieste ben precise: rispetto delle sovrastrutture originali dell’abitacolo e suond impostato alla dinamica, all’SPL, ma senza perdere di vista la qualità sonora, che doveva essere il massimo. Insomma, una superdiscoteca su quattro ruote, visto anche che DJ Francesco ha richiesto all’installatore di aggiungere neon, luci ed effetti da night club e pure la macchina per fare i pop-corn. Un lavoro imponente, dunque, che Zanetti ha affrontato di buon grado sfruttando a dovere le possibilità di installazione offerte dall’imponente veicolo americano. Vista l’estensione del vano bagagli e l’assenza di limitazioni imposte in questa parte dell’auto, ha ideato una massiccia sezione subwoofer con batteria di amplificatori dedicati a vista. Per tutti gli altri altoparlanti, invece, la scelta è stata praticamente obbligata –due vie con midwoofer da 165 mm- anche se il fronte anteriore ha potuto fruire del doppio midwoofer. La struttura dell’auto, inoltre, ha consentito l’installazione dei canali di un sistema surround e allora ecco il sistema completato dai canali effetti e centrale, in modo da regalare all’impianto anche le potenzialità cinema. Per i primi si è optato per una coppia di coassiali installati sui montanti del portellone posteriore, mentre il secondo è rappresentato da un sistema a due vie (mono ovviamente) posizionato al centro dell’ampio cruscotto. Per l’amplificazione troviamo un finale a quattro canali che si occupa del fronte anteriore e del canale centrale e un altro identico che pilota fronte posteriore e surround. L’impianto è interamente firmato Alpine in quanto l’installatore è voluto andare sul sicuro per quanto riguarda prestazioni e qualità sonora e, nella fattispecie, sono stati scelti tutti componenti delle linee top: linea V12 per l’amplificazione e Type-X per gli altoparlanti e compresa la sezione subwoofer. A proposito di altoparlanti, alla fine la scelta della configurazione a due vie per fronte anteriore e posteriore è stata tutt’altro che di ripiego. Innanzitutto, infatti, woofer e tweeter è la struttura tipo dei diffusori professionali tipo monitor spesso impiegati anche nelle discoteche, quindi è il tipo di sistema che ben risponde alle esigenze di dinamica di DJ Francesco. Ciliegina sulla torta, poi, l’installatore ha individuato un kit a due vie che alle ottime caratteristiche in termini di dinamica, abbina una qualità sonora di altissimo livello: SPX-177R, il massimo della tecnologia Alpine in campo trasduttori con in più un raffinato filtro passivo realizzato con componentistica audio-grade. L’installazione dei vari altoparlanti in portiera e nell’abitacolo è estremamente curata dal punto di vista meccanico ed estetico, senza dimanticare l’ottimale posizionamento e orientamento in funzione della migliore dispersione acustica.
Bassi con fumata – Il vero piatto forte della realizzazione, comunque, è la sezione subwoofer, cui abbiammo accennato brevemente: è composta da un’imponente struttura, in MDF e vetroresina rifinita con moquette, che ospita tre driver da 12”, ciascuno con il proprio volume di carico reflex distinto (40 litri ciascuno). Speculare a questa struttura, ce n’è un’altra, che mette in bella mostra la battria di amplificatori V12, i due quadricanale per il sistema multicanale in abitacolo e i tre per i subwoofer. In questo caso sono state scelte unità mono in Classe D che, vista la doppia bobina da 4 Ohm di ogni driver collegata in parallelo (=2 Ohm), riversano su ogni 12” ben 1.000 Watt RMS. Nella struttura degli amplificatori ci sono anche l’elettronica del processore di segnale/decoder surround, il sistema di navigazione e il multilettore CD. Non è finita, perché al centro del piano di carico c’è un teschio in rilievo. È solo la prima delle soluzioni sviluppate da Zanetti per rendere una discoteca a tutti gli effetti l’Hummer di DJ Francesco. Il teschio con tibie incrociate è uno dei simboli del cantante (capitano-pirata, sulla falsariga de “La canzone del capitano”, il successo che l’ha portato alla ribalta), ma qui serve anche a generare il fumo tipico delle sale dance: a comando, dagli occhi vengono emessi coreografici getti di fumo bianco. Sul fianchetto destro del vano bagagli, poi, c’è una sofisticata centralina luminosa: è il controllo delle luci stroboscopiche, dei neon, dei fasci laser sul soffitto e della classica “palla a specchio”, che una volta attivati rendono l’abitacolo davvero suggestivo. Se il parco amplificatori e altoparlanti è quantomai qualificato e arricchito da una serie di effetti davvero suggestivi, il gruppo sorgenti non è da meno. La head unit, installata nel vano in plancia, è l’immancabile sintolettore DVD con monitor touch-screen integrato, abbinata, nell’altro vano in plancia, al controller del processore. Chi siede dietro, invece, piò contare su due display LCD incassati nei poggiatesta, ciascuno dotato di cuffia senza fili. I due monitor sono completamente indipendenti tra loro e nei confronti del principale al punto che mentre DJ Francesco guida seguendo le indicazioni del navigatore, uno dei passeggeri può godersi un film su DVD e l’altro distrarsi con una partita sulla Playstation 2, ovviamente immancabile. Volendo si può seguire un programma TV o il TG, oppure attingere a uno dei numerosi brani musicali dell’iPod di Apple inserito nel sistema. Ciliegina sulla torta, il controllo di tutte le elettroniche del poderoso impianto può essere fatto, oltre che da telecomando, anche comodamente dal volante, visto che Zanetti ha interfacciato i comandi di serie in modo che possano gestire tutte le funzioni principali. Completa l’impianto una telecamera inserita nelal parte posteriore dell’Hummer: appena si innesta la retromarcia, automaticamente la telecamera visualizza lo spazio retrostante il veicolo nel monitor in plancia. Una gran bella comodità quando si ha a che fare con gli ingombri dell’Hummer.
Conclusioni
Osservando nei particolari l’Hummer di DJ Francesco si rimane stupiti dalla perfetta integrazione di così tanti componenti con le sovrastrutture del veicolo senza che queste ne risultino appesantite. Anzi l’insieme impianto/effetti scenografici è quantomai ben riuscito e rende questo imponente 4×4 ancora più esclusivo. D’altronde le capacità di Zanetti e del suo staff sono ben note, anche se una lavorazione di tale prestigio non può che rafforzare ulteriormente la reputazione del centro bergamasco. Alla fine l’impianto ha stupito lo stesso committente, che nonostante abbia seguito passo-passo le fasi della lavorazione con ogni mezzo -visite di persona, telefonate, MMS con foto- si è detto soddisfattissimo del risultato finale sia dal punto di vista estetico sia delle prestazioni. D’altronde quando componenti di assoluta eccellenza sono affidati a un’installatore tecnicamente preparato, abile dal punto di vista artiginanale, ma anche molto creativo, il risultato è garantito. Arricchire con interventi di tuning un veicolo come l’Hummer non è affatto facile, con questa singolare accoppiata car entertainment/effetti disco ci si è riusciti alla grande. Miracoli del tuning…
LA PROVA D’ASCOLTO – Avevamo avuto modo di ascoltare questo impianto in occasione dell’ultimo Motor Show di Bologna. La fiera, si sa, non è l’occasione migliore per valutare un sistema car stereo, ciò nonostante se ne avvertivano nettamente le qualità: elevata dinamica a fronte di un sorprendente qualità audio. Ascoltato in una situazione più “tranquilla”, l’Hummer di DJ Francesco ha confermato quanto intuito, esprimendo un suono disco-style ma mai sguaiato o duro. Anzi, l’impianto risponde benisimo anche se sollecitato con brani più impegnati (e impegnativi), con un basso molto profondo e modulato, un mediobasso solido e potente, medioalte brillanti. A nostro avviso un midrange avrebbe migliorato la prestazione del fronte anteriore, con una gamma più articolata e una voce più scolpita, ma considerando il tipo di impostazione richiesta il risultato è eccellente. Da applauso la prestazione “theater”: la taratura ad elevata dinamica, l’ottima componentistica e gli ampi spazi dell’Hummer proiettano lo spettatore dentro il film, con sensazioni talmente forti che non si provano neanche nei migliori cinema. DJ Francesco ha di che essere soddisfatto.