Inverno in Sicurezza 2013. Test Pneumatici invernali allo Stelvio su neve e ghiaccio.
Montiamo o no i pneumatici invernali? Funzionano davvero? Ne vale la pena? Abbiamo provato sul campo la loro efficacia allo Stelvio su neve e ghiaccio.
Il 23-24 ottobre si sono svolti a Bormio i test “Pneumatici sotto controllo” con lo scopo di sottolineare l’importanza del corretto equipaggiamento per circolare durante la stagione fredda. La giornata, organizzata da Assogomme si è svolta lungo la spettacolare cornice del passo dello Stelvio.
I test hanno confermato che in tutte le condizioni dell’inverno, la migliore soluzione è quella di montare quattro pneumatici invernali.
I dati, misurati con drift box, dimostrano che la composizione della mescola è elemento caratterizzante delle performance di un invernale.
Per quantificare strumentalmente il diverso apporto della mescola e del disegno battistrada, sono state messe a confronto 4 Alfa Romeo 159 JTD, identiche, ed equipaggiate come segue: una con un treno di gomme invernali di serie, una con gomme sperimentali a mescola invernale e disegno battistrada estivo, una con mescola estiva e disegno battistrada invernale e una con un equipaggiamento di serie estivo.
Lo scopo di questa prova è dimostrare che il vantaggio del pneumatico invernale è dato dalla somma di mescola e battistrada.
Con una velocità iniziale di 40 km/h veniva misurato lo spazio di arresto con le diverse coperture. La differenza tra estivo ed invernale è notevole, ben 14 metri risparmiati in frenata a favore dei secondi. Anche nello spunto da fermo percorrendo poi 30 metri, l’auto con pneumatici invernali ha guadagnato 12 km/h su quella con pneumatici estivi.
Per dimostrare quanto sia importante un equipaggiamento omogeneo sugli assi, è stato messo a confronto il comportamento di tre Abarth 500 con partenza da fermo su nevischio e percorrenza di curva a 30 km/h. La vettura equipaggiata con pneumatici estivi si è dimostrata incerta in curva con la tendenza dal allargare di muso, inducendo l’automobilista a ridurre fortemente la velocità e assumere una guida prudenziale.
Nella configurazione mista invece, la vettura non evidenzia difficoltà in partenza, ha buona trazione in rettilineo dando la sensazione al guidatore di una buona guidabilità e sicurezza ma diventa insicura in inserimento in curva e frenata con una perdita di aderenza al posteriore e relativo controllo del mezzo che può arrivare al testacoda. Questa è la più pericolosa.
Come recentemente sottolineato anche dalla Direttiva del 30 gennaio 2013 del Ministero dei Trasporti, è fortemente consigliato un equipaggiamento omogeneo sugli assi per una guida sicura anche in inverno. ( cfr all. Direttiva).
Particolarmente interessante si è rivelata la prova con tre Alfa Romeo Giulietta equipaggiate con: un treno di gomme invernali, un treno di gomme estive ed un treno di gomme estive con catene montate all’asse anteriore.
La prova, svolta su un ampio tratto di strada misto asfalto/neve, ha dimostrato la generale
superiorità dell’ equipaggiamento invernale dove è stata simulata una partenza da
fermo con un fondo di neve bagnata e leggermente in salita, seguita immediatamente da una curva a gomito. dove in presenza di cumuli di neve era molto difficile riuscire a muoversi viceversa con le invernali non si sono mai verificati impunamenti.
La vettura con equipaggiamento estivo non supera la prova, mentre le altre 2 riescono a partire. Inoltre l’invernale ha tempi di percorrenza più brevi ( fino al 15%- 20% in meno) con velocità di uscita maggiore.
Anche su asfalto asciutto le invernali si sono comportate egregiamente dimostrando maggiore trazione in salita come in uscita di curva ed un notevole comfort di marcia.
Le prove sono proseguite sull’ultimo tratto del passo dello Stelvio, con il fondo stradale che mostra un’alternanza di tratti bagnati e lievemente innevati a temperature intorno ai 3°. Il percorso viene eseguito sia in salita sia in discesa con Alfa Romeo Mito e Jaguar XF dove si nota che con gli estivi ci si trova più volte in difficoltà, specialmente in discesa ed in frenata dove non garantiscono una adeguata aderenza
Presenti sullo stesso percorso anche due Toyota RAV 4 equipaggiate una in estivo e una in invernale per dimostrare che anche se utile, la trazione integrale
da sola non è sufficiente. In definitiva l’impiego di pneumatici invernali può risultare più conveniente rispetto all’utilizzo di gomme estive con dispositivi di aderenza a bordo.
Come afferma il direttore di Assogomma Fabio Bertolotti – “Gli invernali danno sicurezza in tutta la stagione invernale e, in caso di neve, non richiedono il
montaggio di catene. Un condensato di sicurezza, praticità e comfort.” –
Da quest’anno chi emana le ordinanze deve rispettare la Direttiva Ministeriale che prevede periodi di vigenza e contenuti omogenei su tutto il territorio nazionale.
A fronte di un prezzo sostanzialmente paragonabile tra pneumatici estivi ed invernali, ci si
rende conto che se si montano dei pneumatici invernali quelli estivi sono “a riposo” e quindi non si consumano. Il doppio treno non è pertanto da considerarsi una spesa aggiuntiva, ma solo un’anticipazione”.
Le prove tecniche hanno dimostrato che un veicolo munito di pneumatici invernali è in grado di ridurre il suo spazio di frenata fino al 15% in caso di asfalto bagnato e temperature medie sotto i 7°.
Tenendo conto dei risultati dello studio del Politecnico di Torino, che prevede scenari a due, quattro e otto anni di possesso dei veicoli considerati, il confronto tra pneumatici invernali e pneumatici estivi con catene a bordo dà luogo, in 14 casi su 15, ad un risparmio medio a favore dell’impiego di pneumatici invernali nella stagione fredda di oltre 40 €.