Aperto il Museo Casa Enzo Ferrari
Un museo spettacolare e avveniristico, che sa coniugare passato e futuro, dedicato a Enzo Ferrari, uomo, pilota e costruttore nonché uno dei miti italiani più famosi nel mondo e indiscusso protagonista del ‘900. ll nuovo Museo Casa Enzo Ferrari, inaugurato il 10 marzo, alla presenza di tante le personalità insieme alla famiglia Ferrari, ha raccolto subito un folto pubblico di appassionati del Cavallino e non solo. La Motor Valley dell’Emilia Romagna, pochi chilometri quadrati attorno Modena, “è uno dei migliori biglietti da visita turistici dell’Italia agli occhi di tutto il mondo” come ha sottolineato il ministro del Turismo, Piero Gnudi, dedicato all’uomo e al mito di Enzo Ferrari, fondatore della scuderia di Maranello. “Il mito di Ferrari, assieme a quello di Maserati, Lamborghini e Ducati – ha detto ancora il ministro – e la fama dei circuiti e dei campioni motociclistici e automobilistici emiliano romagnoli vantano un appeal unico percepito da ogni angolo del globo, che attira ogni anno nel nostro Paese migliaia di appassionati”. Infatti la casa museo dedicata al “Drake” è un percorso nella vita, nel sogno e nel mito di Enzo Ferrari, padre del cavallino rampante. Grazie al design avveniristico degli architetti Jan Kaplicky e Andrea Morgante, il grande cofano giallo della struttura museale, scolpito nel panorama modenese, imprime una testimonianza indelebile della grande storia d’amore tra la città e Enzo Ferrari. Il museo è poi la prova tangibile di una delle frasi più conosciute di Enzo Ferrari “Se lo puoi sognare, lo puoi fare”, sicuramente quella che rappresenta meglio la sua filosofia, una vita segnata da passione e creatività, ricerca e innovazione, coraggio e sfida. Un mito che ha reso Modena e Maranello capitali di un sogno realizzato. “Le origini del Mito” ripercorre la storia e l’evoluzione di un territorio unico, che ha dato vita a intuizioni tecniche di portata universale attraverso personaggi, luoghi e competizioni simbolo (dal Circuito di Modena all’Aerautodromo e alla Mille Miglia; da Scaglietti, Fantuzzi, Stanguellini a Maserati, Pagani, De Tomasofino all’Alfa Romeo). Il nuovo complesso museale, realizzato con un investimento di circa 18 milioni di euro, sorge sull’antica casa in cui nacque Enzo Ferrari nel 1898. Il corpo abitativo originale è stato conservato insieme all’officina e si è fuso con la nuova galleria dal design avveniristico: un “cofano” in alluminio giallo, il colore della città di Modena, il colore scelto da Enzo Ferrari come sfondo del Cavallino, il marchio dell’azienda che porta il suo nome. Anche Il logo che rappresenta l’identità del Museo è stato concepito unendo in un solo segno grafico il tratto caratteristico della firma di Enzo Ferrari e il profilo della nuova galleria espositiva, che ha un design ispirato alle più classiche vetture da corsa del passato. Il colore giallo del pittogramma naturalmente è lo stesso della copertura in alluminio del nuovo edificio. Il concorso per la progettazione dell’opera è partito l’8 luglio 2004 e ha visto sfidarsi i più importanti studi di architettura internazionali. Il progetto “Open Hand” così chiamato perché, proprio come una mano aperta, la moderna e futuristica Galleria a forma di cofano d’auto, abbraccia la Casa Natale, in un perfetto connubio tra tradizione e modernità, è stato vinto dallo studio Future Systems di Londra. I lavori di preparazione dell’area di interesse progettuale sono partiti nel novembre 2007, la posa della prima pietra, che è una scultura disegnata dall’architetto Jan Kaplicky, è avvenuta il 20 Aprile 2009. La nuova Galleria coniuga il contesto storico con le più recenti tecnologie di risparmio energetico e alla vista ricorda il linguaggio estetico e le forme delle vetture da competizione. Il restauro e la conversione a Museo della Casa Natale, completa l’offerta culturale della Galleria adiacente.L’architettura contemporanea che caratterizza il Museo porta la firma dell’architetto Jan Kaplicky fino al 2009. L’interior design e la direzione artistica sono stati curati dall’architetto Andrea Morgante di Shiro Studio, co-progettista anche dell’opera. Ingegneria, project management e direzione lavori sono stati seguiti dalla Società Politecnica. Nella Casa Natale un percorso multimediale permanente e di forte impatto ripercorre gli eventi più significativi della vita del Drake, raccontata dai testi di Leo Turrini. Nella nuova Galleria, le protagoniste de “Le origini del mito”, l’allestimento a cura di Giovanni Perfetti, sono le automobili esposte come opere d’arte. Le automobili sono espressione dei grandi marchi italiani e patrimonio di collezioni e musei internazionali di grande prestigio,alcune delle quali simbolo della vita di Enzo Ferrari: l’ Alfa Romeo 40-60 del 1914, l’ Alfa Romeo RL Super Sport Mille Miglia del 1927 e l’ Alfa Romeo Bimotore del 1935. La storia e le glorie dell’automobilismo modenese sono celebrate attraverso documenti storici e oggetti selezionati da Adolfo Orsi e Raffaele Gazzi (Historica Selecta) corredati da contributi audio-video inediti. Al vertice del Museosono stati designati il Presidente Onorario Piero Ferrari, il Presidente Mauro Tedeschini e il Direttore Adriana Zini.
La Galleria – La copertura gialla scultorea con le sue dieci aperture, disegnate intenzionalmente per sottolineare l’analogia con le prese d’aria di un cofano- permettendo l’ingresso di ventilazione e luce naturale- celebrano il valore estetico del car-design modenese. La copertura, composta da 3,300 metri quadrati di doghe in alluminio doppiamente curvato, rappresenta un primato architettonico su una tale larga scala. Sviluppato inizialmente insieme ad un cantiere nautico, abituato al raggiungimento di forme organiche e a tenuta d’acqua, si basa su un brevetto per l’assemblaggio in sito di tali estrusioni. Il giallo utilizzato è il Giallo Modena, non solo il colore ufficiale di fondo della scuderia Ferrari, ma anche uno dei due colori istituzionali della città di Modena. Kaplický ha voluto instaurare un dialogo sensibile fra i due edifici che potesse riflettere il rispetto per la presenza della Casa Natale di Ferrari e nel contempo riuscisse ad unire in modo organico un complesso composto da diversi elementi. La vista dall’interno della Galleria, attraverso la facciata vetrata inquadra in modo spettacolare la Casa Natale, mentre dall’esterno è facilmente possibile intravvedere all’interno della Galleria il suo contenuto espositivo. L’altezza del nuovo edificio di 12 metri è quasi identica a quella della Casa Natale, ed il suo volume si espande per la metà sotto la quota di terreno. Anche in pianta la Galleria, grazie alle curve descritte dalla Facciata, abbraccia delicatamente la casa Natale in un gesto di rispetto e simbiosi culturale. La facciata vetrata è doppiamente curva in pianta ed è inclinata con un angolo di 12.5 gradi rispetto al terreno. Ogni lastra di vetro-camera è sorretta da cavi pre-tensionati in acciaio capaci ognuno di sopportare 40 tonnellate di tensione. La tecnologia del sistema portante di facciata è finalizzata alla massima trasparenza visiva e funzionalità. Nei mesi estivi dei termo-sensori attivano gli infissi posti in copertura, permettendo l’ingresso dell’aria più fresca nelle ore notturne. Metà del volume interno della galleria e’ posto sotto la quota di terreno e l’utilizzo di geotermia garantisce notevoli risparmi energetici per il raffrescamento e riscaldamento interno. Questo è il primo museo pubblico in Italia ad utilizzare la geotermia su vasta scala. L’edificio inoltre utilizza energia fotovoltaica e riciclo delle acque. La vista per i visitatori che entrano nella Galleria si presenterà interrotta e panoramica su tutta l’esposizione; un ampio, continuo spazio bianco, dove i muri perimetrali ed il pavimento si uniscono in modo organico per restituire un’unica superficie omogenea. Una membrana bianca translucida posta in sommità diffonde la luce proveniente dai lucernari in modo uniforme e diffuso, mentre i giunti intervallati fra i vari teli, in cui l’aria e’ libera di circolare, restituiscono ulteriormente il linguaggio estetico all’interno delle vetture storiche da competizione. Il bar-ristorante ed il booskshop sono collocati in un lato all’ingresso, mentre i servizi per i visitatori sono collocati sul lato opposto. Entrambe le superfici di questi due volumi interni sono verniciate con lo stesso Giallo Modena della copertura. Il pavimento e’ composto da una serie di rampe inclinate che gentilmente accompagnano il visitatore dal piano terra al piano interrato; lungo le rampe saranno esposte le vetture, sollevate da terra di circa 40 cm, grazie a delle piattaforme speciali disegnante dall’ architetto Andrea Morgante, che non solo elevano simbolicamente le auto a veri pezzi d’arte ma permetteranno la vista delle vetture da diverse angolazioni. La Galleria può esporre contemporaneamente un massimo di 21 vetture. Materiale espositivo complementare viene ospitato in teche perimetrali rivestite in eco-pelle. Posti alla fine del percorso espositivo si trovano il locale congressi, il locale didattico e la stanza video-proiezioni.
La Casa Natale – La Casa natale, disposta su due piani, ed il volume annesso dell’officina, furono costruiti da Alfredo Ferrari, padre di Enzo, a partire dal 1830. Durante la fase di restauro tutte le superfetazioni successive sono state rimosse, introducendo solo due strutture metalliche al fine di aggiornare la pre-esistenza alle ultime normative anti-sismiche e consolidarla strutturalmente. Lo spazio espositivo principale e’ ospitato nel doppio volume dell’officina; qui Morgante ha progettato e realizzato un innovativo sistema espositivo in grado di incorporare illuminazione, proiezioni digitali e teche espositive contenenti oggetti appartenuti a Enzo Ferrari. L’intero sistema è stato concepito come un libro a grande scala, che permette al visitatore la lettura biografica di Ferrari attraverso dei capitoli espositivi arricchiti da diversi sistemi espositivi. Un’installazione permanente tridimensionale incentrata sulla vita di Enzo Ferrari. L’allestimento è un muro sinuoso suddiviso da pagine verticali; questo permette al visitatore di scoprire in modo graduale ogni pagina e capitolo della mostra, senza poter intravvedere il capitolo successivo. Questo paesaggio tridimensionale, illuminato in modo tenue, occupa l’intera lunghezza dell’officina (40 metri), rendendo lo spazio interno intimo, nonostante l’imponente dimensione del manufatto. All’estremità del percorso si trova il nucleo in origine abitativo, dove al piano terra l’allestimento prosegue in due stanze più piccole, mentre il resto dei locali al piano primo è utilizzato dagli uffici della Fondazione Casa Natale Enzo Ferrari.