C’era da aspettarselo. Il Time Attack sta facendo, anno dopo anno, incetta di piloti, aspiranti tali e appassionati. Lo dimostrano i numeri degli eventi e dei partecipanti che, già nella prima edizione 2015 svoltasi al mitico Mugello lo scorso 29 marzo, ha sottolineato come sarà un anno di crescita e successi a 360 gradi. Un vero onore quindi, per i 122 iscritti che hanno potuto assaporare le sinuose curve e i rettifili da 300 chilometri orari sul circuito di proprietà della Ferrari che negli anni ha volutamente cercato di mantenere il disegno del tracciato originale, molto impegnativo per i piloti come si è visto nel weeekend di gara.
LE CLASSIFICHE DELLA GARA – Al Mugello si è visto di tutto, come oramai siamo abituati ad ammirare dagli spalti: dalle potentissime Radical che hanno fatto segnare i tempi migliori ai più rinomati Porsche 996 e 997 ed ancora dalle Mitshubishi alle Subaru, passando per le tiratissime Nissan Gtr e le intramontabili Mini fino ad arrivare alle Delta preparate e le Lotus. Insomma, al Time Attack lo spettacolo a quattro ruote non è certo mancato.
Per quanto concerne i bolidi che hanno fatto segnare i tempi migliori, è obbligo sottolineare le performance della Radical SR3 Sportscars di Daniele Barge, che ha staccato in prova un tempo di 1’54.860 (1’56.416 in gara) nella categoria GT/Proto R vincendo la gara.
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Prossime tappe: autodromo di Franciacorta il 24 maggio, autodromo di Adria in notturna il 20 giugno, autodromo di Varano il 19 luglio, autodromo di Rijeka in Crozia il 13 settembre e per concludere il campionato in bellezza, tappa finale a Imola il 25 di ottobre. (FdV)