E’ un falso mito che le vetture a trazione integrale possano rinunciare tranquillamente ai pneumatici invernali. Per dimostrarlo, nei test Assogomma svolti a La Thuille in Val d’Aosta, è stata scelta la più classica delle prove, quella che simula l’uscita dalla rampa del garage di casa o il rientro dopo un abbondante nevicata.
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Prestazioni e handling pneumatici invernali – Link QUI
La prova è stata eseguita con tre vetture Volvo XC60 equipaggiate con pneumatici 235/65 R17 nelle tre differenti configurazioni: Estivo, M+S e 3PMSF, con l’obiettivo di dimostrare che una vettura a trazione integrale offre maggiori garanzie di motricità in salita, purché equipaggiata con pneumatici 3PMSF. Inoltre, in discesa il vantaggio del 4×4 viene meno e lo spazio di frenata ed arresto della vettura è direttamente dipendente dal tipo di pneumatico montato. Alla guida del primo veicolo, quello equipaggiato con con treno estivo non siamo riusciti a superare nemmeno il primo accenno di dislivello e non solo: con le ruote ancora in trazione la Volvo retrocede pericolosamente senza che il guidatore possa esercitare il minimo controllo.
A riprova del fatto che non si tratta di una mancanza di perizia alla guida, dopo di noi anche un pilota professionista è stato chiamato ad eseguire il test, con risultati identici. Proprio l’abilità di guida è invece fondamentale per ottenere il superamento della rampa con l’equipaggiamento M+S: premendo l’acceleratore come fosse di carta velina si riesce a salire ma le difficoltà maggior emergono in caso di arresto e ripartenza in salita e nelle condizioni più impegnative. Anche in discesa bisogna dosare accuratamente la forza frenante e gestire con delicatezza l’esigua quantità di grip a disposizione. Dopo aver sperimentato queste criticità, la guida della Volvo dotata dei 3PMSF diventa quasi una passeggiata… il veicolo sale con estrema disinvoltura ed anche in discesa, eseguendo una brusca frenata viene mantenuta intatta la sicurezza di guida.
Frenata con veicoli commerciali – Chi percorre centinaia di chilometri al giorno a bordo del proprio furgone o di un veicolo commerciale leggero, è fra i più esposti ai capricci metereologici, oltre a dover ottemperare ali obblighi di legge con particolare solerzia. Equipaggiare un veicolo di questo tipo con pneumatici invernali può essere particolarmente oneroso e spesso si pensa che basta avere le catene a bordo per rispettare la legge ed essere al sicuro.
In realtà non è assolutamente così. Una nevicata notturna o una consegna in montagna fanno immediatamente emergere tutte le criticità legate all’utilizzo di un pneumatico estivo. La dimostrazione arriva da un test realizzato in Val d’Aosta da Assogomme insieme a Federpneus. , A concludere la giornata di test è stata la prova strumentata di frenata in rettilineo con pneumatici 3PMSF e M+S, eseguita con veicoli commerciali leggeri Mercedes Vito equipaggiati con pneumatici di misura 195/65 R16C: un veicolo con massa fino a 3,5 tonn, ovverosia con un peso importante da gestire nelle frenate, a trazione anteriore ed alimentazione diesel. L’obiettivo, anche in questo caso, è quello di dimostrare che il veicolo con equipaggiamento 3PMSF offre le migliori prestazioni in frenata (spazi di arresto), e decelerazione ( tenuta di strada), cioè le migliori condizioni in termini di sicurezza stradale. La prova viene eseguita a bassa velocità (50 km/h) tipica dei centri urbani, su un tratto di strada rettilineo con fondo innevato. I diversi tipi di pneumatico danno luogo a comportamenti del veicolo diversi. Nel caso dell’equipaggiamento M+S, il veicolo pur mantenendo un comportamento omogeneo, ha spazi di frenata maggiori rispetto al veicolo equipaggiato con pneumatici 3PMSF. Il veicolo equipaggiato con gomme M+S ha uno spazio di frenata dall’8% al 20% in più rispetto al veicolo equipaggiato con gomme 3PMSF, in condizioni di test che variano da -12° a –3°.
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