Il pilota Paolo Andreucci, che da poco ha conquistato il titolo della Targa Florio, ha fatto da apripista per la Verzegnis – Sella Chianzutan CIVM a bordo della 208 GTi “One Off UcciUssi”.
Una versione unica e particolare della 208 GTi è la “One Off UcciUssi” (che richiama i cognomi Andreucci e Andreussi), è guidata dal pilota Paolo Andreucci in occasione della tappa del Campionato Italiano Velocità Montagna di Verzegnis – Sella Chianzutan. La vettura è riservata solo ai piloti ufficiali Peugeot, per le loro ricognizioni.
La 208 GTi “One Off UcciUssi” [2] – L’esperienza di Paolo Andreucci [3]
L’auto prevede una livrea con la striscia di colori racing del marchio del Leone, abbinata ai cerchi in lamiera bianca, chiaro tributo al passato. Di questo avviso è anche la scritta “Hic Sunt Leones”, posta sui montanti anteriori e dietro, sul portellone. Gli interni invece prevedono una personalizzazione che tocca sia i tappetini che i sedili, con cuciture a vista ed inserti in microfibra e pelle.
La 208 GTi “One Off UcciUssi” [2] – L’esperienza di Paolo Andreucci [3]
Il pilota Paolo Andreucci parla della soddisfazione e dello stimolo che genera il cucirsi l’auto addosso, ma ammette che l’estetica è ancora più difficile da “settare”: “Già dalla passata stagione guido una 208 GTi. La possibilità di personalizzarne una e cucirmela addosso, come fosse una tuta, mi ha stimolato molto… Sono abituato a lavorare su assetti, regolazioni e meccanica delle auto da rally, ma concentrarmi sugli aspetti estetici di una vettura di serie è stato meno facile di quanto pensassi. Mi sono rifatto ai colori e loghi che mi stanno più a cuore. Il punto di partenza è quello delle mitiche versioni stradali di Peugeot come la 205 Rally e la 106 Rally, vetture che ho posseduto e con cui ho corso. Tutto è partito da questa suggestione. Poi come tutti gli sportivi sono scaramantico. Ho usato la 208 “One Off UcciUssi” nelle ricognizioni della Targa Florio e direi che poi in gara con la 208 T16 ce la siamo cavata piuttosto bene!”.
La 208 GTi “One Off UcciUssi” [2] – L’esperienza di Paolo Andreucci [3]