Mazda3: dal cielo alla strada
L’Active Driving Display è un piccolo pannello trasparente montato in alto sulla plancia sopra al quadro strumenti. Il sistema, che si regola automaticamente in base alla luminosità ambientale, proietta le informazioni con punto focale a circa 1,5 m davanti allo sguardo del conducente, in modo da ridurre la necessità di mettere a fuoco e minimizzare lo spostamento dello sguardo. Per evitare confusione, sull’Active Driving Display vengono visualizzati solo tre dati alla volta. Il dato più importante viene visualizzato in alto e varia in base alla priorità. Ad esempio, una segnalazione urgente di uno dei molteplici sistemi di sicurezza attiva della vettura subentrerà immediatamente a qualsivoglia altra informazione. E su Mazda 3 di sistemi di sicurezza attiva ce n’è in abbondanza : dal sistema di segnalazione di collisione potenziale con il veicolo che precede al supporto intelligente di frenata SBS – Smart Brake Support al regolatore di velocità con sensore radar MRCC – Mazda Radar Cruise Control – che regola l’acceleratore e applica pressione frenante per mantenere la distanza di sicurezza impostata tra i veicoli fino ad una velocità di 200 km/h – fino al sistema di segnalazione cambio corsia involontario LDWS – Lane Departure Warning System e al monitoraggio della parte posteriore del veicolo, RVM – Rear View Monitoring, in grado di segnalare veicoli in avvicinamento da dietro sulle corsie adiacenti e dai punti ciechi.
Naturalmente non poteva mancare la completa reingegnerizzazione di tutto il quadro strumenti e della plancia, completamente ridisegnati bassandosi su criteri ergonomici: ora un nuovo display da 7 pollici touchscreen, collocato sulla plancia sopra la consolle centrale e comandabile mediante il già citato comando HMI, permette la visualizzazione delle informazioni correlate alla comunicazione e al sistema infotainment.
Anche la collocazione posta sopra la consolle anziché al suo interno, l’angolo di visuale verso il basso per il conducente di 15° è stato studiato per ridurre al minimo la possibilità di distogliere lo sguardo dalla strada quando ad esempio si cerchi un brano da riprodurre con il sistema audio surround premium BOSE® . Gli utenti possono anche impostare degli accessi diretti (short cut) per le funzioni preferite. In ogni caso, vengono visualizzati solo “7 +/- 2” elementi alla volta – il massimo che una persona può memorizzare secondo gli psicologi.
Insomma : la sicurezza prima di tutto!
La tendenza delle vetture ad una sempre più ampia connessione e capacità aumenta il rischio di distrazioni del conducente. Analizzando tali rischi, Mazda ha identificato tre principali tipi di distrazione – cognitiva, visiva e manuale – e ha concepito di conseguenza una interfaccia uomo-macchina che riducesse efficacemente ciascuna di esse.
Per minimizzare la distrazione cognitiva – cioè quando la mente perde la concentrazione sulla guida del veicolo – i progettisti dell’abitacolo si sono concentrati sulla riduzione della confusione. Così hanno distribuito le informazioni in zone separate fra quelle pertinenti la guida e hanno reso I’utilizzo dei sistemi il più semplice possibile.
Una soluzione escogitata dai progettisti aeronautici già da qualche tempo.
L’elemento chiave per evitare i pericoli della distrazione visiva è quello di ridurre al minimo i tempi in cui gli occhi del conducente si staccano dalla strada davanti e le mani si staccano dai comandi. Per esempio, il tempo in cui si distoglie lo sguardo dalla strada per guardare un display, metterlo a fuoco e trovare l’informazione desiderata. Mazda ha definito le formule per misurare tali intervalli di tempo, il che di conseguenza ha permesso ai tecnici di ottimizzare la posizione dei display e quindi gli angoli di visuale, ed anche di stabilire le dimensioni più adatte delle scritte, della spaziatura fra le righe e la quantità di informazioni da visualizzare in un certo tempo.
Mazda ha anche studiato la distrazione manuale: quando cioè le mani si staccano dal volante per agire su altri comandi. I tecnici Mazda hanno stabilito che il modo migliore per ridurla era quello di garantire una posizione stabile del corpo e fornire dispositivi di comando ergonomici ed efficienti che si potessero usare senza la necessità di guardarli.
Mazda con i modelli della 6^ generazione – come Mazda 3 – frutto della tecnologia Skyactiv non solo ha re- ingegnerizzato e rivoluzionato totalmente la filosofia costruttiva di motori, trasmissioni e telai, ma ha anche messo al centro della progettazione il guidatore, la sua sicurezza e quella dei suoi passeggeri. Per ottenere questo scopo sono state applicate tecnologie e filosofie proprie di chi, come i piloti di aerei, viaggia nella stratosfera al doppio della velocità del suono declinate però nell’assai più terrena guida urbana o autostradale di tutti i giorni in modo da continuare a migliorare sempre, sfidando le convenzioni.