Ayrton Senna 21 marzo ricorrenza nascita
Senna religioso: “Credo di essere imbattibile a causa della mia fede in Dio. Ciò che voglio dire è che Dio mi dà la forza e inoltre che la vita è un dono che Dio ci ha dato e noi siamo obbligati a mantenerlo con cura”.
Il rapporto profondo di Ayrton Senna con la religione aveva radici lontane derivanti dalla sua famiglia, in particolar modo dall’educazione ricevuta dalla madre. Nella sua valigetta personale Senna portava con sé la Bibbia e prima di ogni partenza ne leggeva un passo. In una intervista, dichiarò di aver visto Dio accanto a lui, sullo schieramento di partenza del Gran Premio del Giappone del 1988. Sulla sua tomba, a San Paolo del Brasile, è scolpita una citazione dalla Lettera dell’apostolo Paolo ai Romani 8,39: “Nada pode me separar do amor de Deus”, in italiano Niente mi può separare dall’amore di Dio.
Era uno dei piloti più “umani”: oltre alla sua spiccata sensibilità personale dava in beneficenza parte dei guadagni che accumulava grazie alla sua attività di pilota.
La sua opera di carità è stata rivelata solamente dopo la sua morte; è stata la sorella a dichiarare e a svelare queste donazioni che il pilota tenne sempre nascoste mentre era in vita. Nel testamento del campione brasiliano, grosse somme sono state destinate a opere di beneficenza. Tale generosità rivive nella Fondazione Ayrton Senna, un ente senza scopo di lucro creata proprio dalla sorella Viviane al termine della stagione 1994 e che dà la possibilità ai ragazzi brasiliani meno abbienti di studiare e di sviluppare le loro abilità e talenti.
PAG 2 SENNA e LA RELIGIONE
PAG 3 SENNA ricordato da Lucio Dalla (intervista e canzone)