Velocità Massima Film
TRAMA FILM VELOCITA’ MASSIMA – Claudio (Cristiano Morroni), diciassettenne aspirante meccanico di successo, inizia a lavorare nell’officina di Stefano, rivelando un vero talento per i motori. Il padre preferirebbe che prendesse il suo posto nella ditta di autodemolizioni che possiede. Il conflitto tra i due è sempre più violento finché il padre si lascia convincere da Stefano (Valerio Mastandrea), proprietario di un’officina a Ostia, e manda il figlio a fare l’apprendista. Qui il ragazzo dà prova del suo talento nel riparare e modificare i motori, abilità che Stefano cerca di sfruttare al massimo per vincere nelle gare clandestine.
Le modifiche apportate ad una vecchia Ford Sierra Cosworth, trovata nella rimessa dell’autofficina, lo fanno entrare in un giro di corse clandestine che si svolge intorno all’obelisco, a Roma, dove mette in difficoltà Fischio, il proprietario di una Toyota Celica. Claudio comincia a trascurare il lavoro quando conosce l’amore di Giovanna, che lavora in un bar notturno e aspira a studiare per costruirsi un futuro migliore. La loro relazione viene ostacolata da Stefano, in difficoltà economiche, che spera nell’aiuto di Claudio per potersi risollevare vincendo una gara pericolosa.
CRITICA – “Per certi versi “Velocità massima” è una commedia, i dialoghi in romanesco sono vivaci; per altri, è un film d’azione classico, con la tipica dinamica “hollywoodiana” dell’amicizia virile: due amici, uno più adulto e scafato, l’altro giovanissimo e più ingenuo, che trovano complicità in una missione da compiere (la vittoria in una sfida motoristica contro il bullo di turno) e vivono la presenza di una donna (ex pupa del “cattivo”) come un elemento “di disturbo”. Lo sfondo è la sottocultura dell’automobile come religione assoluta, che però Vicari non descrive come un mondo a parte: semmai, come una propaggine naturale della nostra società competitiva, dove il denaro è al tempo stesso un obbligo e un fine. Vicari mette in scena una Roma non molto vista al cinema: le corse si svolgono all’Eur e nei vialoni intorno a Tor Vergata, l’officina dove Stefano e Claudio lavorano, vivono e consumano i propri sogni è sulla riva del mare sporco di Ostia. Il film soffre di qualche lungaggine nella parte centrale, e non sfrutta fino in fondo il crescendo della sfida finale, che in un car-movie americano alla “Fast and Furious” avrebbe avuto ben altro sviluppo” è la critica di Alberto Crespi (Milanese e interista, Alberto Crespi è uno dei critici più apprezzati e competenti del nostro cinema).
“Velocità Massima” è stato prodotto dalla Fandango (Domenico Procacci) diretto da Daniele Vicari con protagonista Valerio Mastandrea. È stato presentato in concorso alla 59ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e distribuito nelle sale italiane il 3 settembre 2002. Al David di Donatello 2003: miglior regista esordiente. 2 Nastri d’argento 2003: miglior produttore e miglior montaggio.
Alla fine qualcuno si chiede: “Ma il Ducato sarà mai stato consegnato al cliente?” link discussione su Forum di ELABORARE QUI LINK
Elaborare ha collaborato con la Fandango coinvolgendo alcune aziende che hanno fornito materiali: MotorQuality, Isotta.