Dopo il conflitto, Romano Bacci si appassionò alle corse automobilistiche. Disputò le prime gare con la Fiat 500C e la 1100, e quasi contemporaneamente iniziò a dedicarsi alla preparazione di motori da competizione.
Romano Bacci al via di due gare: su Fiat 500C alla Coppa della Consuma del 1953 e su Fiat 1100 alla Firenze Fiesole del 1952.
Negli anni Cinquanta, Romano Bacci partecipò a diverse gare nel comprensorio fiorentino: in quell’epoca nella zona si organizzava la Firenze-Fiesole, su un percorso breve ma molto suggestivo, la Coppa della Consuma, nata nel lontano 1902, e la Siena-Firenze o la Firenze-Siena. Bacci continuò a correre fino alla fine degli anni Sessanta, vivendo in prima persona il passaggio dall’epoca, ancora completamente artigianale e cavalleresca del dopoguerra, a quella già più professionale e moderna che seguì la fine delle grandi classiche su strada. Nel 1970 vi fu una specie di cesura, uno di quegli “scalini” che caratterizzano la storia dell’automobilismo sportivo: i regolamenti tecnici mutarono radicalmente con l’avvento del gruppo 2, che dava la possibilità ai preparatori di montare cambi ravvicinati, differenziali autobloccanti, pistoni specifici, alberi a camme e scarichi elaborati. Questo cambiamento drastico li pose di fronte ad un bivio. La preparazione di una vettura da competizione stava diventando sempre più complessa. Era finita, o stava finendo, l’epoca in cui si arrivava sul campo di gara direttamente alla guida dell’auto da corsa. Le nuove normative permettevano una più ampia libertà al preparatore, ma la disponibilità di pezzi elaborati era ancora limitata. Decisero quindi di fabbricarsi da soli le parti di cui avevano bisogno
Nel 1980 cambiarono sede, trasferendosi nella zona industriale di Ponte Nuovo, alla periferia di Tavarnelle. I primi anni ’90 videro, contemporaneamente all’inserimento nell’azienda di Andrea (figlio di Sergio), l’inizio di grossi investimenti per passare a sistemi produttivi di nuova generazione. Dai torni paralleli e frese manuali, si passò nell’arco di pochi anni al rinnovamento dell’intero parco macchine e tuttora l’aggiornamento a nuove tecnologie continua. I torni e le frese a controllo numerico aumentarono di numero ed attualmente sono presenti in azienda torni CNC, frese CNC, dentatrici, rettificatrici, foratrici, rullatici, brocciatrici. Il completamento naturale di tali macchinari è stato il passaggio a sistemi CAD-CAM, passo obbligato per quelle aziende che vogliono mantenere una produttività ed un livello di precisione adeguato con i tempi. Ciò che è sempre stato il punto di forza della ditta, è aver sempre avuto le risorse per poter fare qualunque tipo di lavorazione internamente all’azienda stessa, in modo da non dipendere da lavorazioni esterne.
La produzione di particolari per auto da corsa storiche e moderne ha raggiunto livelli di eccellenza. Numerosi preparatori di tutto il mondo si affidano all’officina di Tavarnelle, dove entrano barre di materiale grezzo ed escono raffinati ingranaggi, scatole del cambio, leve, autobloccanti e quant’altro.