Fusione genetica

La Fiat 500 è stata la nave scuola dei più grandi preparatori italiani. I ragazzi della Protocorse si sono spinti oltre, fondendo la mitica utilitaria con una Yamaha R1 da 170 CV e una Formula Gloria. Il risultato è una macchina bellissima e con un ottimo potenziale per le gare del Formula Challenge!

Qual è lo stato di salute dell’automobilismo italiano? Per quanto mi riguarda, ho rinunciato quasi del tutto ad assistere alle gare in pista. Troppi monomarca: mi mette una gran tristezza guardare 10-12 macchine tutte uguali rincorrersi tra loro! Le Case vendono le auto già allestite e ai preparatori non resta che fare lo spurgo dei freni o controllare la pressione delle gomme. Sembra che i costi diminuiscano ma con essi anche l’interesse delle persone, visto che le tribune ormai sono deserte e persino i parenti dei piloti non vanno più a vedere le corse! Se non c’è pubblico, non ci sono sponsor e, di conseguenza, neanche i finanziamenti. A che serve, allora, ridurre le spese se poi, alla fine, i soldi non si trovano lo stesso? Per fortuna, però, ci sono ancora delle categorie in cui l’estro creativo ha il suo peso, dove la “diversità bio-tecnologica” e le idee consentono di discernere ciò che è valido da ciò che non lo è.

Questa libertà regolamentare permette di attirare quegli appassionati fuggiti a gambe levate dagli autodromi e che oggi assediano slalom e gare in salita. Una di queste categorie è la Formula Challenge, nella quale è possibile ammirare prototipi con soluzioni estremamente interessanti, diversificate da un regolamento logico e permissivo, che consente a chi ne è capace di costruirsi la macchina in casa come una volta. Anche senza spendere una fortuna! Nicola Betti, Daniele Manenti e Daniele Ortensi, tre giovani appassionati di competizioni motoristiche, hanno così deciso di gettarsi nella mischia con un prototipo autocostruito nella categoria P2, riservata a vetture parzialmente derivate di serie e dotate di un propulsore motociclistico con cilindrata massima di 1.200 cc. La MDR1 Yamaha è la concretizzazione del sogno di questi ragazzi: realizzare un prototipo partendo dalla base della mitica Fiat 500 giacosiana, equipaggiato con un motore e un comparto sospensioni al top. Il risultato, la MDR1 Yamaha, è la fusione tecnologica di una Fiat 500, di una Yamaha R1 e di componentistica della Formula Gloria, perfetta sintesi di quanto di bello si possa vedere in questo genere di competizioni, dove l’idea vale più di un budget faraonico e dove giovani tecnici si stanno finalmente facendo le ossa!

La costruzione di un sogno – Il progetto, almeno sulla carta, è di quelli potenzialmente vincenti anche in una categoria combattuta come la P2: realizzare un telaio ex novo sul quale alloggiare il raffinato pacchetto sospensioni della Formula Gloria e… su cui poggiare la carrozzeria di una vecchia 500, debitamente modificata a livello di passo e carreggiate. Per questo lavoro è stata acquistata proprio una 500 malmessa…

Caratteristiche tecniche Fiat 500 MDR1
Classe   Vettura Omologata ACI/CSAI con passaporto E2S
Ammessa a campionati Italiani Slalom in salita, Challenge, Cronoscalate ecc.
Telaio:    Tubolare portante in acciaio con pannellatura in alluminio
Motore:    Derivazione Motociclistica Yamaha R1 2004
Cilindrata 1.000 cc.
Potenza 172 CV a 12.500 g/m
Coppia 10,7 kgm
Alimentazione ad iniezione 38 mm
Airbox artigianale in resina capacità 10L (circa)
Collettori artigianali in acciaio
Silenziatore in titanio Leovince

Elettronica:  Cablaggio separato per iniezione, accensione, pannello comandi
Centralina PowerCommander III

Trasmissione:    A catena
6 marce originale Yamaha
Differenziale a slittamento limitato 80% “TorSen”
Modifica del rapporto finale cambiando pignone e corona, quest’ultima separata con centranti sul differenziale per velocizzarne la sostituzione
Retromarcia elettrica

Impianto Frenante :    Impianto separato anteriore/posteriore con doppia pompa Girling
Ripartitore di frenata a bilanciere
Regolatore remoto di frenata che permette di bilanciare la frenata anteriore/posteriore dall’abitacolo
Pinze Freno in Ergal 6 pompanti Tarox
Dischi anteriori baffati/ventilati da 270 mm sp. 16 mm Tarox
Dischi posteriori baffati da 270 mm sp. 9 mm. Tarox
Pedaliera in lamiera 25CrMo4 artigianale
Freno a mano idraulico

Sospensioni: Layout sospensione push rod a triangoli sovrapposti interamente su uniball Redoball
Ammortizzatori regolabili in estensione, compressione e precarico molla in posizione orizzontale
Stabilizzatrici artigianali regolabili anteriore/posteriore

Assetto: Cerchi monodado da 8”x13”
Gomme Posteriori Avon radiali 195/530 13 Slick A15
Gomme Anteriori Avon radiali 175/530 13 Slick A15
Mozzi in alluminio lavorati CNC

Allestimento Esterno:    La parte centrale “abitacolo” della vettura è quella originale della Fiat 500L
L’allestimento esterno è stato ricavato con la tecnologia di termoformatura in ABS Antiurto
Tutti gli adattamenti tra carrozzeria originale/parti in plastica sono in vetroresina
L’alettone posteriore è in carbonio

Allestimento Interno:    Cinture 4 punte Sabelt omologate FIA
Estintore Meccanico da 3.37 kg. Hfeline omologato FIA
Sedile Sparco omologato FIA
Volante a calice OMP
Mozzo staccavolante Hfeline
Strumentazione originale Yamaha R1 2004 (giri)
Indicatore di marcia inserita
Alfano per rilevamento tempi, temperature ecc.

Dati generali
Larghezza 1660 mm
Peso vettura 630 kg.

Il resto della brilllante elaborazione e prova in pista della Fiat 500 MDR1 è su Elaborare 187.

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