Roadrunner’s Paradise di Berlino

“Roadrunner’s Paradise” è, letteralmente, “il paradiso del corridore di strade”; un luogo abitato però da pochi stinchi di santo, con molta birra e tanto rumore. Musica rockabilly, hot rod e ragazze pin-up fanno il resto

Nella campagna che circonda Berlino, tra laghi e colline, sorge una sorta di cimitero per le vecchie glorie della flotta aerea tedesca. È il Flugplatz Finowfurt, una colata di cemento grezzo che si estende per un paio di kilometri desolati, un vecchio aeroporto della DDR in disuso dove riposano immobili aerei civili e militari del secolo scorso.

L’atmosfera silenziosa che avvolge questi ruderi di metallo e lo spazio vuoto che li circonda sembrano quasi irreali. E infatti non durano granché. Con i primi caldi d’estate, da tutta Europa partono in direzione del Finowfurt Flughafen carovane di appassionati alla guida dei loro hot rod e delle loro macchine americane anni ’70. Da lontano si sentono riempire il silenzio con il ronzio dei motori elaborati, poi compaiono le sagome irregolari che scendono verso il grande spiazzo; quindi, ad uno ad uno, i partecipanti vanno ad occupare il loro posto tra gli aerei e la pista. La pace è finita: inizia il Roadrunner’s Paradise. Dopo un venerdì passato a divertirsi fino a notte tarda negli hangar dell’aeroporto, il sabato si svolge la gara. Le macchine sfilano davanti al pubblico assiepato sui prati, con le fiancate contrassegnate per numero col gesso. Le ragazze starter, accuratamente selezionate tra un ventaglio di candidate, prendono posto con la bandiera a scacchi.

Il resto della cronaca sull’inebriante Roadrunner’s Paradise di Berlino è su Elaborare 186 con approfondimenti su:
– auto e partecipanti
– curiosità, stravaganze e tante foto

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