Alfa GTA il mito con le 1.3 e 1.6
Sono state le dominatrici dei campionati europei turismo a cavallo tra gli anni ’60 e ’70, consacrando e consolidando la leggenda del marchio Alfa Romeo sulle piste. Ancora oggi, però, le GTA 1.3 e 1.6 sono delle macchine fantastiche da guidare: 135 e 160 CV, meno di 900 kg sulla bilancia, sono numeri che incutono rispetto!
Quanto può essere veloce il pensiero? Ve lo siete mai chiesti? Io no! Forse perché, a quarant’anni suonati, non mi pongo ancora troppi problemi esistenziali. Eppure l’Alfa GTA 1300 Junior mi ha messo di fronte a questo grande interrogativo. A differenza di tanti pigri pensatori, intenti a filosofeggiare seduti in poltrona, io la mia risposta l’ho trovata in pista e ve la voglio raccontare. Sono al centro della prima Esse Bagnata, dentro la terza, do un colpo al volante e la GTA Junior si mette di taglio.
In quel momento fisso negli occhi Igor che sta scattando foto a raffica, e gestisco questo sovrasterzo di potenza con una facilità che, per quanto mi possa sforzare, non trova pari nella mia lacunosa e frammentata memoria. Non ricordo una vettura così facile da gestire in sovrasterzo: il cavo d’acciaio che comanda i due voraci carburatori doppio corpo è un tutt’uno con le mie sinapsi e riesco a danzare sull’orlo del baratro come nulla fosse; il grosso e sottile volante è stretto tra le punte delle dita.
Senza sforzo e in simbiosi col pedale dell’acceleratore mi fa mettere la macchina esattamente dove voglio, o dove Igor di sicuro vorrebbe che fosse per uno scatto da copertina. Con un cenno della testa mi viene quasi da chiedergli “Va bene qui o la vuoi un palmo più a destra?”. Intanto penso alla storia del marchio Alfa Romeo. Un declino lento, ma inesorabile. Dalla Alfa Giulia GT all’Alfetta GT. Poi da questa, dopo tanti anni, alla GTV a trazione anteriore passando per la “dimenticabile” GT.
E la sigla GTA non ha avuto certo sorte migliore, spiaccicata sul portellone delle 147 e 156 con il poderoso V6 3.2 costretto ad annaspare sulle ruote anteriori senza nemmeno l’ombra di un autobloccante che, inspiegabilmente, fu montato invece sulle versioni diesel. Ma è normale tutto questo? E poi GTA stava per Gran Turismo Alleggerita: cosa c’era di alleggerito sulle 147 e 156 3.2 ce lo dovrebbero proprio spiegare… Ora, però, arriverà la 4C. Motore posteriore, telaio in carbonio, bella da star male!
Ma saprà mettersi di traverso come la GTA senza che qualcosa non intervenga a tagliarti le gambe sul più bello? Il suo doppia frizione potrà farci dimenticare il classico 5 marce Alfa? Tutto questo l’ho pensato in un batter di ciglia, nel volgere di tre curve, col cuore pieno di tristezza e di speranza allo stesso tempo. Tristezza perché l’Alfa Romeo non doveva finire in mani così nefaste e privarci di 25 anni di grandi automobili.
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