Peugeot 205 è l’auto storica che trova sempre una nuova primavera, frutto evergreen della Casa francese che con gusto, fantasia e genialità ha dato vita alla splendida trentenne 205, mito e delizia di tantissimi automobilisti. I capolavori infatti si incidono memoria e rimangono nella storia.
È in questa situazione che Peugeot – che tra l’altro attraversava un periodo finanziariamente difficile, anche in conseguenza dell’acquisto di Citroën – comincia a pensare alla 205. All’inizio si chiama M24 e la fase di un progetto: doveva essere innovativa, leggera, aerodinamica e avere motori ad alto rendimento. E poi: non troppo piccola, ma neanche troppo grande, insomma un po’ a metà delle “zie” 104 e 304.
Il papà invece si chiama Gerard Welter; a quel tempo era il Direttore del Centro Stile di Peugeot ed era stato messo a confronto con quello di Pininfarina. Ma Welter, come Balzac, era particolarmente ispirato gli bastò qualche schizzo per passare alla preparazione della maquette, sviluppata intorno ai vetri laterali posteriori e alla linea di cintura della carrozzeria bassa che offre una grande superficie vetrata.
a sei assi. Tra le innovazioni, il posizionamento e l’incollaggio automatico del cielo interno in materiale sintetico. La produzione, prevista inizialmente di 800 vetture al giorno, è presto diventata di 1000 unità al giorno alla fine del 1983 e di 2000 un anno dopo. Così la produizione della 205 ha trovato altre “case”: Poissy, Sochaux, Villaverde e persino in stabilimenti tradizionalmente Citroën, come Aulnay e Chausson. Dopo quattro anni erano già 2 milioni le 205 in giro per il mondo! Quando è arrivato il tempo di “ritirarsi”, nel 1998, era stata prodotta in 5.278.054 esemplari. Un vero record, che sarà poi battuto solo dall’erede, la 206.
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Carriera gloriosa – Il suo successo ha molte sfaccettature: la 205 è innanzitutto un prodotto da conquista perché il 50 % della clientela proviene da altri marchi; poi è «facile da produrre» e offre «un altissimo livello di qualità». Le due versioni più semplici rappresentano solo il 5 % delle vendite nel 1984, le due successive il 30 %, i modelli più costosi coprono il 65 % degli ordini. Infine, la 205 costituisce un’offerta completa, con versioni 3 e 5 porte, una cabriolet, una serie speciale Lacoste, e una GTI che ringiovanisce l’immagine di marca. Una strategia scadenziata voluta da Jean Boillot. Se c’è un costruttore che “mostra gli artigli”, quello è Peugeot, grazie alla 205 che salva il Marchio e il gruppo PSA dalla crisi della fine anni ‘70. La 205 arriva in Italia nell’ottobre 1983 con carrozzeria a 3 e 5 porte con motorizzazioni di 1000, 1200 e 1400 cc con vari livelli di allestimento. Intanto, con un colpo di teatro da maestro, sui giornali viene presentata la 205 Turbo 16 che dominerà le corse negli anni successivi, ma per chi di strada doveva compierne molta già a ottobre la gamma delle 205 venne completata con due versioni diesel. A fine anno in Italia ne verranno immatricolate ben 5.000 per crescere incessantemente tanto che nel 1989, in piena maturità, saranno 68.500 le 205 con targa italiana.
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