Le versioni 1750 e 2000 dell’Alfa Romeo GT Veloce, ancora oggi, sono delle macchine attuali. Soprattutto se elaborate con maestria e rispetto, come nel caso delle creature di Ezio Campoli
Il mio amico Stefano, nonostante sia più vecchio di me, si crede ancora un pischello. In questo suo sentirsi giovane e al passo con i tempi, spesso si diletta a a prendermi in giro di fronte a tutta la compagnia per il mio viscerale attaccamento a ciò che lui tanto ama definire “rumenta”, spazzatura… quello che io chiamo “vintage”.
Tuttavia ci sono delle cose per le quali il trascorrere del tempo rappresenta una consacrazione, proprio come una buona bottiglia di vino rosso amorevolmente conservata in cantina per anni e che, una volta stappata, ci delizia con il suo sapore e il suo profumo. Non a caso, per chi scrive, il novello non è vino… ma uva schiacciata! Però non tutte le bottiglie possono essere custodite con successo: non credo che nessuno sgancerà mai migliaia di Euro per un cartone di Tavernello stagionato vent’anni! Lo stesso discorso vale per le automobili, “mutatis mutandis”. Per essere un “classico”, una macchina deve avere caratteristiche tali da non invecchiare e, a mio avviso, l’Alfa Romeo GT Veloce sintetizza al meglio questo concetto. Basta fare un giro per rendersi conto che già più di 45 anni fa all’Alfa Romeo furono in grado di costruire un’auto ergonomicamente ineccepibile, ben frenata, con una meccanica da sogno e prestazioni mozzafiato. Anche oggi la gente farebbe carte false per un coupé come questo… se qualcuno si degnasse di costruirlo! Invece ci propongono delle improbabili sportive realizzate appiccicando il muso di una berlina alla coda di non si sa cosa, condita con qualche finitura in falso carbonio. Ovviamente soluzioni quali il motore diesel e la trazione anteriore sono di rigore di questi tempi… A quasi 40 anni dalla scomparsa della GT dal listino Alfa, e dopo il tragico tentativo di riproporre una specie di sportiva con quella denominazione, abbiamo voluto tributare un omaggio a questo grande classico dell’automobilismo italiano con un duplice test: prima le maggiorate Alfa Romeo 2000 e 1750, rigorosamente elaborate, e poi le mitiche e plurititolate Alfa RomeoGTA 1300 e 1600. Semplice nostalgia? No, pura qualità!
Il resto dell’avvincente test con le Alfa Romeo GTV 1750 e GT 2000 è su Elaborare 184.