In comune hanno tanto, compreso il “sei in linea” e la M di Motorsport, ma sono completamente diverse. La M3, 3.2 atmosferico, è vecchia scuola, la 135i, 3.0 biturbo, è il nuovo che avanza. Un confronto generazionale avvincente e dal risultato tutt’altro che scontato
Sono ‘in linea’ (e non parliamo di dieta) entrambe, ma la M135i ha qualcosa in più e si dà molte più arie della M3. A darle la carica ci pensano la certezza di avere le stesse carte della M3 sei cilindri, il doppio Vanos, una cilindrata ridotta ma anche l’iniezione diretta, il Valvetronic e due turbo che scaldano l’animo e comprimono i pensieri, costringendo chi si mette al volante ad un lavoro cerebrale più veloce di quanto si possa immaginare. La 135i non è propriamente una M, ma si è guadagnata sul campo le stellette da generale da appendere al petto. Potrebbe essere un confronto impari, tipo il maestro e l’allievo, ma il pupillo del “prof” ha due sorprese sotto al cofano che la vecchia signora le invidia. La tecnologia M, infatti, si adegua e progredisce costantemente e negli ultimi anni ha sfornato un bel sei cilindri biturbo, che non ha nulla da invidiare a quello atmosferico della vecchia M3 E46. Ma non date tutto per scontato, perché per mettere le ruote davanti alla M3, non bastano solo due belle turbine, ci vuole ben altro! Per scoprire se la M 135i è in grado di tenere il passo della M3, siamo andati su una delle nostre strade preferite e poi subito dopo al circuito dell’ISAM. Andiamo a vedere come è andata!
Il resto dell’accattivante test-duello tra BMW 135i e BMW M3 è su Elaborare 183.
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