Lodi e critiche alla pari dopo la presentazione della eclatante hyper-concept Lamborghini Veneno allo scorso Salone di Ginevra. Ecco il parere di Elaborare
Sfogliando Elaborare del mese scorso, qualcuno si sarà stupito nel trovare la “modesta” Kia Provo protagonista di questa rubrica anziché le ben più spettacolari concept-car come la Lamborghini Veneno, ma qualche motivo c’è. Il primo è che praticamente tutte le testate specializzate (on-line e cartacee) si sarebbero affannate nel pubblicarla per restare “sul pezzo”, colmando rete ed edicole di servizi analoghi privi tuttavia di opinioni debitamente riflessive.
Un’altra ragione è che nel periodo della peggior crisi dell’auto (e non solo!) di sempre, sapere che la concept Veneno esposta a Ginevra sarà seguita da tre esemplari omologati per l’uso stradale già venduti alla modica cifra di circa 3,5 milioni di Euro, non ha certo contribuito a rilassare gli animi dei tanti che oggi stentano a pagare le rate di un’utilitaria. Terza causa, collegata alla precedente, è che la citata Kia Provo concept ci è parsa meno incline ai sogni ad occhi aperti e quindi più concreta per chi non è un Sultano, uno Sceicco o un Paperon de Paperoni qualsiasi. Detto ciò, analizziamo con adeguata calma l’ultima concept car Lamborghini che, come tradizione della Casa emiliana, prende il nome di un toro da corrida chiamato Veneno (Veleno in lingua spagnola) celebre per aver incornato uno sventurato torero un secolo fa.
Il resto della eclatante concept car Lamborghini Veneno è su Elaborare 183.