Sfida 500, Civic e Ferrari 458 Italia

Una sfida tra 500, Civic e Ferrari? Che cosa hanno in comune una vecchia 500 da gara, una Civic “swappata” e una Ferrari 458 Italia? Apparentemente nulla, tranne il fatto che appartengono al ristretto club dei motori da oltre 9.000 giri!

Ognuno di noi, intendo tutti quelli irrimediabilmente affetti dal terribile morbo di Elaborus, ha una “strada” da raccontare. Una di quelle su cui ha provato di tutto: dal cinquantino alla supercar. La mia “via delle memorie” è uno stradone a doppia corsia che, tra due quartieri limitrofi, offriva circa 900 metri di asfalto liscio e scorrevole, con diritto di precedenza ad ogni incrocio. Anni di corse con motorini molto “moto” e poco “rini” mi hanno insegnato tanto su quel tratto d’asfalto. Ad esempio, conoscevo la durata dell’unico semaforo che spezzava in due quella magnifica retta, e quando partivo dall’incrocio che lo precedeva, sapevo perfettamente che avrei avuto via libera davanti a me se il semaforo “degli archi” era rosso. Ricordo anche la prima volta che feci “lo stradone” con una macchina. Era una 205 Rallye preparata, che uno sprovveduto mi mise in mano senza sapere cosa stava facendo. Terza, quarta… il motore urlava più dai tromboncini di aspirazione dei doppio corpo Weber che dallo scarico; la lancetta del contagiri spariva ben oltre quota 8.000 g/m prima della cambiata e, se chiudo gli occhi, ancora riecheggia nei meandri del mio cervello quel lacerante suono mentre vedo ancora i 180 Km/h dichiarati dal tachimetro. Ricordo anche l’ululato rabbioso del BMW 320 is con il kit Schnitzer da 9.300 giri, quello della Civic VTEC “pistolata” da 9.500 giri e quello della mia “beloved Elise” che, con il limitatore prossimo ai 9.000 giri, era al limite dell’autodistruzione per un propulsore corsa 89 mm. Per quanto abbia amato le mie macchine “turbo”, di loro invece non ricordo il suono. Forse perché il fascino della rotazione estrema è superiore, nell’immaginifico di un folle amante dei motori, a quello del sibilo del turbo o dello sfiato della pop-off? Pensateci bene: elaborare un aspirato da oltre 9.000 giri costa come un rene di un astemio al mercato nero, ti obbliga ad avere un cambio perfettamente spaziato, lo devi revisionare di continuo perché altrimenti si sbriciola… però ragazzi, per uno che mangia “pane e bielle”, la libidine motoristica di questi “screamer” è inarrivabile per qualsiasi altra cosa al mondo! Siamo cresciuti con questa ossessione dell’urlo selvaggio dei motori, quando imitavamo i 10.000 giri di un superquadro giocando con le Hotwheels o facendo gli scemi in bici… Dopo questa premessa, credo sia superfluo dirvi che ho veramente sognato questa prova per anni!

Quota “over 9000”: non per tutti… – Parafrasando ben più importanti scrittori “larga è la porta e spaziosa la via che porta ai cavalli con un turbo, e molti la scelgono. Stretta è invece la porta, e angusta la via, che porta ai cavalli con un aspirato, e pochi sono quelli che la trovano…”. Pensateci bene: quante macchine elaborate da oltre 9.000 giri abbiamo provato su Elaborare?…

Il resto della adrenalinica coverstory con le regine della zona rossa a 9000 giri è su Elaborare 182. 

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