Formula Abarth 1.4 T-Jet Test con 500 Abarth
L’Abarth 1.4 T-Jet è una creatura di Karl Abarth: potente, affidabile ed estremamente elaborabile! Siamo sicuri che dietro al suo progetto e al rilancio del Marchio dello Scorpione ci sia il suo spirito guida! Accantonato per una volta il nostro pragmatismo, ecco il retroscena del test dove abbiamo provato il 1.4 in tre diverse configurazioni: “stock block”, “full power” ed “essesse” montato su una Formula Abarth da 500 kg.
Nel mondo degli affari c’è chi lavora con passione e chi solo per il profitto. Quest’ultimo è quello che oggi conta di più nell’industria automobilistica, sul cui altare sono stati sacrificati marchi storici a fronte di grafici, bilanci e studi di mercato. Abarth è stato uno di essi. Dopo il boom degli anni ’60 e ’70, il Marchio dello Scorpione è stato costantemente ridimensionato a livello di investimenti fino a farlo sparire del tutto, se escludiamo le “tragiche” parentesi Stilo 2.4 170 CV e il kit estetico per la 600 con la griffe dello Scorpione. Poi, forse prendendo ispirazione dal successo dell’operazione John Cooper del gruppo BMW/Mini, Abarth è ritornata ad essere una vera e propria Casa e a diventare un fenomeno di mercato con la 500. Scherzando, qualcuno ha detto che lo spirito di Karl Abarth ha sicuramente messo lo zampino, pardon il pungiglione… in questa storia! Abbiamo voluto chiederlo a lui, seduti intorno al tavolino a tre gambe, evocando il suo spirito. “Spirito di Karl Abarth… se ci sei, batti un colpo!”. L’anima del Maestro non tarda ad arrivare e, con le dita sulla monetina come tradizione, abbiamo iniziato a fare domande al grande motorista austriaco. “Sei stato tu a “pungolare” i vertici Fiat per resuscitare degnamente il glorioso Marchio Abarth?
La monetina, velocemente come ci saremmo aspettati, ha iniziato a girare sulla tavolozza e a comporre delle parole. “Sì! Sono stato soltanto io a riportare sulla retta via chi ha infangato il mio nome con macchine indegne! Quando vidi il kit estetico della 600 pensai che era stato toccato il fondo, ma ancora non avevo visto la Stilo Abarth!”. Il tavolino traballa… lo spirito è furioso, ma continua il suo racconto. “Non potevo accettare l’oblio soprattutto sapendo che tanti appassionati avrebbero voluto ancora qualcosa di grandioso da me. Col favore delle tenebre sono andato in sogno ai membri del Consiglio di Amministrazione, minacciando loro le pene del purgatorio se non avessero rilanciato il mio marchio. Poi sono andato a far visita ai motoristi, ispirando loro il favoloso TJet, e ai preparatori svelando loro tutti i segreti per farlo andare davvero forte. Gli ultimi sono stati gli appassionati, a cui ho detto di fidarsi e comprare le mie macchine”. Un lavoro non da poco! “Sì, ma oggi siamo di nuovo i numeri uno in questa categoria, che è la mia preferita: ricordate sempre che c’è gusto ad umiliare, con una modesta utilitaria, vetture di classe e prezzo superiori! Sono tanti anni che lo dico…”.
Scherzi a parte, che sia stato o no il suo Scorpione a pungolare le alte sfere Fiat e a ispirare il miglior motore hi-performance sotto i 2 litri degli ultimi vent’anni, non possiamo saperlo. Karl Abarth sarebbe certamente orgoglioso di un propulsore che, con pistoni e bielle di serie (stock block), arriva a 170 CV/litro e, addirittura, supera i 215 CV/litro con bielle e pistoni speciali. Abbiamo voluto organizzare un super test per dare delle risposte definitive a una serie di domande che tutti i possessori di auto con questo eccezionale motore si pongono quotidianamente. Conviene aprirlo ed elaborarlo integralmente o basta girarci sapientemente intorno, confidando nella bontà della componentistica impiegata di serie? Così abbiamo preso due 500: una stock block da 240 CV e una Full Power da 300 CV per vedere quale sarebbe stata la più divertente da guidare anche in rapporto alla spesa. In questo “duello” tra le due 500 Abarth, però, abbiamo deciso di inserire un terzo incomodo.
Uno di quelli che, apparentemente, non c’entrano nulla ma che, per certi versi, possono veramente dare un senso e una misura alle potenzialità di questo geniale 4 cilindri turbo. Cosa succede se la versione da 180 CV (la stessa del kit SS) viene montata su una monoposto da poco più di 500 Kg? Un confronto che esamineremo da due distinti punti di vista. Da un lato, quello freddo dei numeri: prove al banco e test di accelerazione; dall’altro, quello emotivo: proveremo a raccontarvi cosa significa guidare tre vetture di cui due molto simili e una completamente diversa, pur se mosse dallo stesso “cuore”. Allacciatevi le cinture e… buon divertimento!
Il resto dell’ispirato test comparativo seulle vetture Abarth è su Elaborare 181.
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