A 24 anni il vercellese Nicolò Rosso, titolare con il padre dell’officina Rossomotorsport, specializzata nelle rimappature delle centraline e in tutto quanto è racing e drifting soprattutto per auto giapponesi, è già stato il vincitore del Challenge Superdrift Street 2008 e il vicecampione italiano del 2011 categoria racing. Adesso però punta al Giappone, per confrontarsi con il vero drifting dei grandi samurai del volante.
Il mio sogno, la mia vita, lo scopo di tutti i miei sacrifici e l’obiettivo di ogni mio sforzo. Il drifting è una specialità del motorsport unica al mondo, dove ci vuole coraggio, abilità, equilibrio, tanta fantasia e voglia di stupire. È il top per chi vuole avere il controllo totale dell’auto.
E il Giappone?
È da sempre la patria dei drifter veri, ma dal 2012 è diventata anche un po’ la mia. Quando il D1 Stella ha chiuso i battenti, ho deciso di alzare il mio livello, di rimettermi a imparare e di partire per il Jap, anche se avevo appena rifatto completamente l’auto in previsione del campionato. In Giappone ho guidato le loro Silvia con la guida a destra, che nascono già di serie più potenti e vengono preparate in modo diverso, cercando cavalli ai bassi e medi regimi; quindi molto belle da guidare e quasi senza turbolag, ma soprattutto con un assetto millimetrico, perfetto, che ti fa capire come ragionano i giapponesi. In Giappone Nobushige Kumakubo e Naoto Suenaga sono stati i miei istruttori, oltre a Federico Sceriffo.
A quando risale la tua prima derapata?
Ho iniziato a 17 anni nel 2006 con questa stessa Silvia. Con lei ho fatto la mia prima derapata a Castelletto di Branduzzo: e lì mi è partito l’embolo per il drifting. A metà 2007, appena presa la patente, ho cominciato la street legal del Superdrift Challenge, ottenendo il risultato di miglior debuttante.
Perché una Silvia?
Oltre al motore, il vero segreto di quest’auto è il telaio, che offre una rigidità torsionale imbattibile; perciò quando fai l’assetto è tutto molto più facile. Infatti la Silvia non richiede modifiche strutturali importanti da approntare a ogni fine stagione.
Il resto dell’emozionante intervista e storia di Nicolò Rosso è su Elaborare 180.