Non si tratta propriamente di novità. D’altra parte con un Marchio come JBL, termini legati alla temporalità quali nuovo, obsoleto, ecc. non hanno granché senso: i prodotti JBL sono fatti per durare, per sfidare le mode e gli anni. Stiamo parlando dello Shallow Mount MS-10D2 Slim e del GT-BassPro 12, due subwoofer – presenti da qualche tempo nel catalogo del costruttore americano– che appaiono assai diversi per concezione, struttura e modalità d’impiego. Lo Shallow Mount MS-10D2 Slim (219,90 Euro) è un trasduttore da 10” (250 mm) con membrana ultrapiatta in polipropilene rigido e sospensione in trilaminato cucita. Progettato per applicazioni in cassa sigillata o reflex, il 10D2 Slim è dotato –come tutti i sub della serie MS– di doppia bobina; l’impedenza nominale è di 2 + 2 Ohm, ma volendo si può scegliere la versione da 4 + 4 Ohm (MS-10D4).
Le due bobine, che possono essere collegate in serie, in parallelo o in serie/parallelo, contribuiscono alla versatilità di questo subwoofer, caratterizzato da una profondità di montaggio estremamente ridotta e da una notevole tenuta in potenza (250 Watt continui, 1000 di picco); la risposta in frequenza è compresa tra 28 e 200 Hertz. Il GT-BassPro 12 (229,90 Euro) è un subwoofer amplificato in cassa reflex concepito per facilitare l’installazione e ridurre i tempi di taratura. Equipaggiato con un trasduttore da 12” (300 mm), è dotato di un amplificatore entrobordo da 150 Watt RMS (450 di picco); non manca il crossover attivo, con frequenza di incrocio variabile tra 70 e 120 Hz e pendenza di 12 dB. Il GT-BassPro 12 dispone sia di ingressi linea (50 mV – 4 V) che di potenza (0,4 – 16 V); un controllo remoto (wireless), fornito in dotazione, permette di effettuare la taratura dal posto di guida. Tra i punti di forza di questo subwoofer c’è lo Slipstream, un condotto reflex brevettato che migliora la risposta sull’estremo basso e riduce le turbolenze d’aria.
Info: www.jbl.com