Incidente mortale rally Frosinone PRECISAZIONI
Incidente rally Frosinone con due morti. Precisazioni. Perdono la vita il pilota da rally Francesco Cascone e il navigatore Vittorio Canestraro. Oggi i funerali.
di Giovanni Mancini
“Non si tratta di un incidente in gara, come erroneamente riportato dalla stampa, quello avvenuto l’8 agosto a Frosinone ma è accaduto durante un test privato; né tantomeno trattasi di rally”: la precisazione arriva da Alessandro Barchiesi (pilota e istruttore rally) a seguito dei numerosi articoli imprecisi apparsi su stampa e su internet, riguardo l’incidente nel quale hanno perso la vita il pilota Francesco Cascone (27 anni) ed il suo navigatore Vittorio Canestraro (52), avvenuto su un tratto sterrato dove l’equipaggio sta provando privatamente la Renault Clio Williams preparata da rally.
L’equipaggio avrebbe dovuto partecipare al 9° slalom di Santopadre (Fr), specialità diversa dal rally, in programma nel paese di Santopadre il 12 e 13 agosto, rinviata ad ottobre. Santopadre si trova a metà strada tra Pontecorvo e Sora, in provincia di Frosinone.
La località “barbanera” dove è avvenuto l’incidente non ricade sul percorso della gara slalom (precisazione: non “barbarossa” come scritto erroneamente da più parti) e si trova nei pressi del paese Santopadre.
Come è avvenuto l’incidente – L’equipaggio della Clio rossa stava provando la vettura privatamente di notte dopo alcune modifiche di messa a punto effettuate presso l’officina di Cascone, su questo tratto sterrato nella località chiamata “Barbanera” in un punto ricco di curve e con alcuni strapiombi. Per cause ancora non accertate Cascone ha perso il controllo della vettura, finendo fuori strada. Dopo mezz’ora gli amici sono andati a cercarli sul percorso, pensando fossero rimasti a piedi per un guasto, come hanno loro stessi riferito al Maresciallo Tiziano Sbardella della locale stazione dei Carabinieri.
Dopo una prima ricognizione non hanno trovato nulla e putroppo solo dopo una seconda perlustrazione più attenta sul percorso, cercando bene nei punti dove l’auto poteva essere finita fuori strada, hanno scoperto la triste verità.
I soccorsi sono scattati immediatamente, ma per i vigili del fuoco e i carabinieri è stato difficile raggiungere l’auto a causa dell’oscurità, finita in una scarpata. I due corpi sono stati trovati fuori dall’abitacolo.
Una tragedia che poteva essere evitata. Risulta che entrambi, pilota e navigatore, non avessero allacciato le cinture di sicurezza (in corso di accertamento) a tre punti da competizione, né indossavano i caschi. La gabbia di sicurezza (roll-bar) ha perfettamente svolto il suo lavoro e l’abitacolo è rimasto perfettamente integro a dimostrazione della grande sicurezza che offrono queste auto preparate per la gare di velocità.
Francesco Cascone, proveniva da una famiglia di muratori e svolgeva l’attività di meccanico. Aveva, con il cognato, un’officina. Aveva una forte passione per i motori. Era molto conosciuto nell’ambiente delle gare automobilistiche del posto.
Anche la Commissione Sportiva Automobilistica Italiana nell’esprimere il suo più profondo cordoglio, per quanto successo, ai parenti delle due vittime, ha voluto precisare i fatti: “Nella zona dell’incidente non è prevista alcuna gara rally. L’unica corsa in programma in zona è uno slalom, corsa in salita rallentata da continue barriere di birilli, prevista per domenica che è stata comunque annullata per lutto essendo le due vittime molto conosciute in zona. Il percorso di questa tipologia di gare con barriere, viene approntato il giorno della gara ed è quindi impossibile effettuare test fino a tale giorno. Non si tratta quindi di un incidente in gara come erroneamente riportato da qualche articolo o nota di agenzia. Non si tratta di ricognizioni pre gara o test vetture autorizzati. La CSAI rilascia i permessi per tali test solamente con la presenza dei necessari supporti di sicurezza, commissari sportivi, carro attrezzi, mezzi di soccorso sanitario ed anti incendio. La strada deve essere inoltre chiusa al traffico da forze di pubblica sicurezza a seguito di una autorizzazione comunale e/o prefettizia. Tutto ciò che accade fuori da questo contesto è quindi da considerarsi estraneo ad eventi di natura agonistico sportiva autorizzati dalla Federazione”.
“Ennesimo incidente nei rally”, “accaduto nel circuito di Santopradre” solo alcune delle imprecisazioni e travisazioni riportate al riguardo, perché come scritto prima non si trattava né di un circuito né di un rally. Anche il CODACONS, è intervenuto senza conoscere approfonditamente i fatti, mettendo sotto accusa il motorismo fuori luogo.
Altri incidenti si sono registrati in provincia di Frosinone: nel 2006, rally d’Alatri, una macchina uscita fuori strada aveva travolto e ucciso uno spettatore 22enne; nel 2005 altro incidente, vittima un uomo originario di Cassino; durante il rally di Pico venne travolta e uccisa la compagna di un pilota che stava seguendo la gara.
La tragedia arriva dopo quella simile di venti giorni prima durante il rally Città di Lucca, dove, anche in questo caso, sono morti pilota e navigatore.
Per dovere di cronaca ricordiamo e precisiamo che gli incidenti nello sport automobilistico sono una percentuale minima di quelli che avvengono sulle strade di tutti i giorni, per i quali non si registra lo stesso clamore a livello nazionale, e dove si registrano numerose vittime.
La sicurezza elevatissima di queste vetture preparate per le gare è garantita da gabbie con tubi altamente resistenti per la protezione dell’abitacolo, sedili ancorati al fondo della vettura, cinture di sicurezza con ancoraggio a tre punti che bloccano perfettamente i conducenti al sedile, oltre a sistemi antincendio a bordo ed altri dispositivi di sicurezza. Anche in caso di incidenti molto importanti tutto questo garantisce l’incolumità sia del conducente sia del passeggero.
Al di la di tutto questo, resta il dolore dei famigliari ai quali va tutto nostro cordoglio della nostra redazione.
Slalom di Santopadre – (FR) – (Lazio)
Vedi anche:
Incidente Targa Florio
Incidente Rally di Lucca