Le regine
Hanno dominato i rally dal 1982 al 1986, mostri che al top dell’evoluzione erano capaci di oltre 600 CV scaricati su 4 ruote motrici. Celebriamo i trent’anni dalla creazione del Gruppo B provando le versioni stradali
Di Paolo Turco
Correva l’anno 1981, in Formula 1 le vetture turbocompresse offrivano spettacolo e vedevano incrementare le potenze quasi ad ogni gara. Anche per questo motivo alla FIA si cominciò a lavorare ad una nuova formula da adottare anche nei rally, una sorta di laboratorio tecnico per le case automobilistiche che potevano sperimentare praticamente di tutto sulle loro vetture da competizione. Nel 1982, esattamente trent’anni fa, nasceva il Gruppo B il cui regolamento tecnico doveva disciplinare le gare in circuito e nei rally.
Tali norme hanno profondamente modificato il modo stesso di concepire le competizioni, aprendo scenari fino a quel momento nemmeno lontanamente ipotizzabili. Da una produzione in serie di soli 200 esemplari si potevano evolvere vetture incredibilmente performanti, secondo la massima libertà di azione che, in soli quattro anni, le ha rese le auto da rally più potenti e più specializzate mai costruite. Siamo andati a cercare le versioni stradali di questi mostri, almeno quelle dei top team che gareggiavano in quel periodo: Audi, Ford, Lancia e Peugeot.
In alcuni casi si tratta di veri e propri prototipi, messi insieme giusto il tempo necessario per affrontare l’omologazione; altre, invece, pur essendo concepite per essere pesantemente elaborate e trasformate sono vetture perfettamente utilizzabili sulle strade di tutti i giorni; altre ancora, infine, sono derivate da esemplari stradali in produzione all’epoca, con in più una serie di importanti predisposizioni a livello di motore, assetto e telaio per renderle facilmente trasformabili in una delle belve di Gruppo B. Qual è la caratteristica comune di tutte? La capacità di calamitare l’attenzione, oggi più che mai! La nostra storia delle auto stradali di Gruppo B inizia con l’ultima arrivata: la Ford RS200.
L’articolo completo si trova su Elaborare di giugno 2012