Radical chic
Di Claudio Galiena
Foto Condorelli/Gentili
Ha le frecce, i fari e il clacson, di stradale ha anche l’omologazione; tutto il resto invece è in classico stile barchetta. Motore motociclistico posteriore centrale, cambio sequenziale per 260 CV su 540 kg
C’era una volta la guida… quella pura e dura, senza filtri né optional né aiuti elettronici. Quando per frenare bisognava pestare e per girare ci volevano braccia forti, riflessi pronti e un occhio alla velocità che oggi non abbiamo più. Era l’epoca delle auto vere, che quando le guidi ti lasciano qualcosa dentro, un segno profondo, e con le quali si instaura un legame diretto. Ma erano anche quelle che incutevano un timore reverenziale, che facevano apprezzare la velocità con i suoi rischi e pericoli, e con una giusta dose di adrenalina crescente ogni volta che si teneva giù il gas o si ritardava una frenata. Tutte emozioni e sensazioni relative, oggi, ma basta calarsi nell’abitacolo di una barchetta come la Radical SR4 per ritrovarle “zippate” e compresse, elevate alla potenza, pronte a scatenarsi insieme a voi. E’ lo stato dell’arte della guida! Una vettura come la SR4, una barchetta made in England con i tutti i crismi, un inno alla leggerezza e alla semplicità; emozionante anche solo a guardarla, che regala i brividi a sentirla e innamora a guidarla. E allora lasciate perdere tutto e venite a scoprire come va questa SR4 stradale, figuratevi quella da corsa!
L’articolo completo si trova su Elaborare di aprile 2012