La Panda Turbo non c’è? Ci hanno pensato i tecnici delle Mele Motorsport a realizzare una versione da 200 CV, sfruttando le esperienze maturate nella preparazione delle Abarth. E’ capace di garantire ottime prestazioni, ma può migliorare ancora in termini di assetto e impianto frenante…
Le sere d’estate erano un po’ monotone. Ce ne stavamo tutti seduti su un muretto a parlare di motori e, in mezzo a noi, c’era un ragazzo che teneva banco con i suoi racconti. L’ho perso di vista più di vent’anni fa, ma ricordo la sua capacità di fare show legata alle incredibili storie di fantasia sul mondo delle “modifiche”, come si chiamava a quei tempi il tuning. Fu lui a raccontare di quel motorino che faceva i 170 km/h e sprigionava fiamme dallo scarico ad ogni scalata o della Giulietta turbo che si impennava percorrendo una salita di una strada romana in piena accelerazione. Noi ragazzini stavamo ad ascoltarlo per ore e, il più delle volte, qualche “coatto” che sgommava sfruttando più una “sfrizionata” che la reale potenza del motore diventava il piedistallo su cui erigeva le sue storie. La base di partenza delle sue “elaborazioni fantasy” era il turbo: lo metteva un po’ dappertutto, macchine o moto poco importava. Perciò credo che la Panda Turbo dei fratelli Mele sarebbe l’auto dei suoi sogni! Una di quelle che può lasciare di stucco il macchinone di turno che ti lampeggia per chiederti strada. Non mi sarei meravigliato se, a commissionare questa vettura alla Mele Motorsport, fosse stato proprio lui! Il lavoro, infatti, è di quelli che strappano applausi a scena aperta: raddoppio della potenza, fruibilità e affidabilità di un’auto di serie, consumi contenuti. Insomma: quella Panda che tutti avremmo voluto vedere, provare e comprare ma che, alla fine, la Fiat non ha mai realizzato, preferendo il design trendy della vendutissima 500.
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