Fast and Furious la Produzione
Fast & Furious – La Produzione
A pochi giorni dall’uscita nelle sale del nuovo capitolo di Fast & Furious, continuiamo a svelarvi tutti i segreti del Film che ha dato vita alla saga…
Nel 1998 un articolo apparso sulla rivista Vibe riguardante i club sulle corse in auto mise in moto quella che si sarebbe rivelata la più proficua serie di film nella storia della Universal Pictures. Nel 2001 avevamo conosciuto il campione delle corse clandestine Dominic Toretto e il suo nemico giurato, l’ufficiale della polizia di Los Angeles Brian O?Conner. Per le due ore di The Fast and the Furious, abbiamo guardato due uomini dalla parte opposta della legge correre a bordo di veicoli straordinari, e poi riunirsi in una strana amicizia. Sebbene alla fine del film avessero preso strade opposte ? Dom quella del fuggitivo entrato illegalmente in Messico e Brian quella dell’agente dell’FBI a Miami ?, abbiamo poi seguito Brian nel secondo film della serie, 2 Fast 2 Furious, e intravisto Dom alla fine del terzo film, The Fast and the Furious: Tokyo Drift. Con i film che hanno fatto seguito al primo, la serie ha continuato a raccogliere fan a livello internazionale facendo registrare incassi da capogiro. L’ultima immagine di Dom che valica a tutta velocità il confine col Messico, tuttavia ha fatto crescere nei suoi fan il desiderio di saperne di più sulle vicissitudini di questo anti-eroe?ed anche di quelle delle due donne della sua vita ? la sua ragazza Letty e sua sorella Mia (che poi è il grande amore di Brian). Ad otto anni dalla prima volta in cui il pubblico ha potuto apprezzare gli stunts e la passione di Dom/Letty e di Brian/Mia, il produttore Neal Moritz voleva realizzare un nuovo film che tastasse il polso della cultura pop. Sapeva che era arrivato il momento per proporre un quarto film della serie. Era venuto il momento di tornare a casa. Ma non era sicuro che questo nuovo capitolo avrebbe avuto il via libera. Spiega Moritz: ?Ci siamo divertiti tantissimo ed abbiamo riscosso un notevole successo con i primi tre film. Ma se veramente volevamo passare al livello successivo, sapevamo che avremmo dovuto riportare in scena Vin e Paul.? Per fare ciò ci sono voluti una decina d’anni di progettazione e di coordinamenti. Afferma il produttore: ?Ne abbiamo discusso a lungo per molti anni. Bisognava fare in modo che tutti gli attori fossero liberi nello stesso momento, e dovevamo preparare una storia che li invogliasse a tornare ad interpretare i loro vecchi ruoli. Siamo stati veramente fortunati a farcela?. Una volta riuniti Vin Diesel, Paul Walker, Michelle Rodriguez e Jordana Brewster hanno cominciato, abbastanza semplicemente, con l’apparizione di grande successo di Diesel in Tokyo Drift, diretto da Justin Lin. Dopo aver visto un rough cut del film, Diesel ha deciso di partecipare al finale del terzo film nella scena in cui l’amico di Han (SUNG KANG) sfida il personaggio interpretato da LUCAS BLACK, Sean Boswell, a gareggiare con lui.
Durante le diverse ore trascorse sul set, tra il regista e Diesel si è stabilito un rapporto simpatico. L’attenzione di Lin ai dettagli, insieme alla sua capacità di inserire la caratterizzazione tra azioni molto vistose, hanno colpito l’attore, che si è fatto un nome proprio grazie allo studio dei personaggi da lui interpretati nei film d’azione come xXx e nella serie Pitch Black/Le Cronache di Riddick. Basandosi sull’entusiasta risposta del pubblico all’apparizione di Diesel, Moritz si è reso conto che i fan aspettavano di poter tornare a vedere Dom e Brian sul grande schermo. Della partnership il produttore fa notare: ?La combinazione dei due e il modo in cui affrontano una scena insieme è qualcosa che non possiamo inventare. Quel tipo di rapporto e di chimica o sono del tutto spontanei oppure è inutile cercare di ottenerli?. Gli fa eco il produttore Fottrell, parlando della connessione che Diesel e Walker infondono nei loro personaggi: ?Tra i due esiste ancora una certa fratellanza. Uno è cresciuto dal lato sbagliato della legge, l’altro dal lato buono. Brian si sta adesso introducendo nel mondo di Dom, e si coprono le spalle a vicenda. Tra i due esiste quell’etica che si fonda sui legami di sangue, che fa sì che uno protegga l’altro, non importa chi dei due abbia torto o ragione?. Ricorda Diesel, che ritorna sia nel ruolo del muscoloso americano amante delle auto da corsa Dom Toretto che in quello di produttore del film: ?Mi piace fare dei sequel quando si sente che sono una estensione dei film originali. La sceneggiatura di questo film della serie Fast & Furious soddisfaceva questo criterio?. A convincerlo è stata anche la reazione dei fan alla sua apparizione nel terzo film. Afferma l’attore: ?Dopo quella scena nel terzo film, mi è sembrato che il pubblico mi stesse dicendo, ?Hey Vin, non farti pregare?dai, fatti sotto e fai questo film. Vogliamo vederti in scena??. E poi c’era l’incentivo di rivedere e tornare a lavorare con i colleghi dei film precedenti. Racconta Diesel: ?E’ bello tornare a lavorare con le persone che erano lì con me quando ho fatto il mio ingresso ad Hollywood?. Per completare la serie, i realizzatori hanno voluto lo sceneggiatore Chris Morgan, che aveva precedentemente lavorato a Tokyo Drift nel 2006 e, più di recente, al film Wanted – Scegli il tuo destino, altro successo al box-office del 2008. Come Moritz e Fottrell, Morgan era contento di riformare la fratellanza. ?Io adoro le auto, la cultura pop e l’azione?, ammette lo sceneggiatore, ?ma quello che spinge The Fast and the Furious oltre i suoi limiti è la relazione tra questi due individui. E quando ti dicono che puoi tornare a giocare con tutto questo, beh, è come un sogno che si avvera?. Ne è seguito un processo di profondo sviluppo nel quale a Morgan è stato assegnato il compito di ideare la storia che avrebbe portato i nostri quattro eroi a ritrovarsi nuovamente insieme. Mentre lo sceneggiatore si metteva all’opera, i realizzatori focalizzavano le loro energie nella ricerca di Paul Walker, Michelle Rodriguez e Jordana Brewster, affinché accettassero di prendere parte al film. Era ovvio che rimettere insieme il cast originale era fondamentale se i produttori desideravano riproporre al meglio la storia. Il fatto che Diesel, Moritz e Fottrell avessero accettato, ha convinto gli altri a dire di sì. ?Non pensavo che lo avrei interpretato di nuovo?, ricorda Walker, parlando del ruolo di poliziotto/appassionato di auto straniere Brian O?Conner, per la terza volta.
?Ma poi Neal mi ha raccontato la storia per grandi linee. E allora ho pensato ?Perché no? In fondo sarà divertente indossare nuovamente quei panni, e poi trascorrerò del tempo con persone con cui mi trovo bene e che mi piacciono?. Brian e Dom hanno stili diversi che riflettono le loro personalità e le loro prospettive nella vita. Walker sentiva che queste diversità sottolineavano la vera dinamica di vita tra lui e Diesel. ?E’ un contrasto divertente?, afferma. ?E’ la costa ovest che incontra la costa est. Lui è totalmente newyorchese, e io sono l’immagine della California. Ma per qualche ragione, andiamo assolutamente d’accordo. E lo stesso vale per Brian e Dom.? Anche il regista Lin si è illuminato quando gli è stata proposta l’idea di riportare in scena i quattro personaggi di base. Nel 2001, lui era soltanto uno studente di cinema che si era goduto il film in sala come tante altre persone. Come realizzatore, questo progetto gli ha offerto l’opportunità di fare un film che rispettasse la serie che aveva contribuito a sviluppare e di portarla ad una nuova generazione di spettatori. Della sua partecipazione, Lin spiega: ?Non ho avuto dubbi. Vin e Paul tornavano, e sia Michelle che Jordana avevano accettato. E’ fantastico avere l’occasione per rivisitare il passato, e allo stesso tempo esplorare ed arricchire questi personaggi. Una generazione di ragazzi ha amato The Fast and the Furious. Ed è emozionante provare a portare una nuova generazione a fare altrettanto?. Il suo approccio al materiale ha incontrato subito l’entusiasmo di Diesel e Walker. Poiché avevano “vissuto” con questi personaggi così a lungo, avevano entrambi idee molto specifiche riguardo alla storia, alle auto e all’azione. Questa idea condivisa di riuscire a riproporre elevandolo questo film d’azione, basato sui personaggi, ha fatto di Lin il regista perfetto per dirigerlo. Lin è d’accordo con Moritz e Fottrell riguardo alla connessione che si realizza sullo schermo tra i due attori principali: ?Nel caso di Paul e Vin, senti che nutrono un profondo rispetto l’uno per l’altro e che, allo stesso tempo, sono in competizione, e questo è sempre molto divertente sul grande schermo. Tutto questo ti tiene incollato alla sedia per vedere come va a finire?. I temi della lealtà alla famiglia e del sacrificio hanno sempre avuto un posto centrale nella serie, e tutti quelli che hanno preso parte alla realizzazione del film sono d’accordo sul fatto che questi elementi hanno contribuito al successo dei film. Fondamentale per la nuova sceneggiatura era far risorgere la defunta amicizia tra Dom e Brian, che a sua volta riflette la relazione infranta di Brian e Mia. Dom e Brian, che sono diventati amici grazie al motore di un’auto, sono uniti da un’etica comune. Questo senso della famiglia, complicato dal suo rispetto per la libertà di Dom, è ciò che Brian sta inseguendo, senza riuscire a catturarlo. Sebbene riconosca i pericoli cui va incontro legandosi a Dom e pur dovendo affrontare la collera di Mia, Brian è pronto a percorrere nuovamente quella strada quando Dom ritorna a Los Angeles. L’ultima volta che lo abbiamo visto, Dom stava varcando la frontiera messicana e si stabiliva nella Repubblica Dominicana, dove la cultura delle gare automobilistiche è floridissima, nel calore dei tropici e al ritmo pulsante del reggaeton (un misto di musica da ballo giamaicana, reggae e hip-hop latino-americano). Con Letty al suo fianco, Dom ha finalmente una nuova vita?ma è la vita inquieta di un fuggitivo. Le donne di Fast & Furious possiedono una volontà di ferro e le stesse capacità dei loro partner maschili. Dal suo primo istante sullo schermo, Michelle Rodriguez ha lasciato un’impronta indelebile nei panni della sexy esperta di auto Letty, un personaggio che Diesel definisce il suo ?primo amore in pellicola?. La Rodriguez desiderava molto che la relazione tra Dom e Letty venisse sviluppata nell’ultimo capitolo. ?La posta in gioco è più alta?, spiega. ?Letty e Dom sono due persone in fuga, che infrangono la legge ovunque si trovino. Ricorda vagamente il clima di Bonnie e Clyde. La domanda cruciale adesso è se Dom rischierà il suo amore per lei per soddisfare il desiderio di gareggiare in auto, una cosa alla quale entrambi non riescono a resistere?. Per Jordana Brewster, l’occasione di rivisitare un luogo familiare insieme a dei vecchi amici era da non perdere. L’aver acconsentito a riprendere il vecchio personaggio si è rivelato molto più di un felice “ritorno a casa”, quando ha saputo che a dirigere il film sarebbe stato Lin. L’attrice aveva già lavorato con il regista in Annapolis ed è stata molto felice di poter tornare a lavorare con lui. Nonostante la perdita sia del fratello che dell’amante, la bella Mia dal cuore spezzato è riuscita però a tirare avanti a Los Angeles. La Brewster si è presto resa conto che riprendere il suo ruolo non sarebbe stato così facile come aveva sperato. L’attrice si aspettava che il personaggio che Morgan avrebbe ideato sarebbe stato pieno di rabbia e di amarezza al ritorno di Dom e Brian. Ma il regista aveva un’idea diversa di Mia. ?Come attrice, tendi sempre al drammatico?, spiega la Brewster. ?Dopo aver perso così tanto, volevo che Mia fosse piena di rabbia. Ma Justin voleva che le donne del film fossero forti e determinate, pertanto Mia va avanti con la sua vita. E’ una sorta di documento delle sue grandi qualità direttoriali, perché ha messo tanta cura nello sviluppo dei personaggi quanta ne ha dedicata all’azione?.