Incidenti fatali nel mondo dei motori

Motori in lutto

 

Incidenti fatali in due gare motoristiche, una di rally a Dronero (CN) e l’altra di freestyle a Viterbo: morti un ex pilota 60enne e un giovane centauro francesedi 23 anni. 

  

Domenica di incidenti fatali nel mondo dei motori. A Dronero, in provincia di Cuneo, durante il Rally delle valli cuneesi, intorno alle 12 la Citroën DS3 dell?equipaggio formato da Giacomo Costenaro e Giacomo Ciucci è uscita di strada lungo un rettilineo della prova speciale di Montemale e ha travolto due spettatori: uno è morto e l?altro è gravemente ferito. La vittima è Mario Scanavino, pensionato 60enne di Bardonecchia, grandeappassionato di rally ed ex navigatore degli anni ?80, deceduto sulcolpo, mentre il 39enne Livio Tesio è stato trasportato in elicottero all?ospedale di Cuneo. Altri due spettatori sono rimasti feriti in maniera non grave nella concitazione della fuga. L?equipaggio della Citroën non ha riportato lesioni, ma solo un fortissimo choc. Scanavino e altri spettatori si trovavano in una zona pericolosa, ma considerata neutra dagli organizzatori, perché non molto spettacolare per il pubblico che era, infatti, assiepato lungo i tornanti. I commissari di gara avevano più volte richiamato Scanavino, intimandogli di mettersi in una zona più sicura, senza però venir ascoltati. La direzione della gara, in segno di lutto, ha deciso di sospendere la manifestazione.
VITERBO – E’ finita in tragedia anche l’esibizione di motocross freestyle al Motorshow 2011 di Viterbo. Il francese Revin Gorotyè è deceduto per le conseguenze di una caduta durante l’esecuzione del “giro della morte”. Il pilota, 23enne originario di Bordeaux, si è schiantato sul recinto che divide la pista dall’area riservata ai camper delle scuderie. Soccorso, è stato trasportato all’ospedale di Belcolle, dove è morto mentre i medici tentavano di rianimarlo. Il pilota, però, avrebbe violato il divieto di utilizzare la pista che gli era stato imposto sia dall’organizzazione della manifestazione sia dal suo team manager.
«Durante la fase di controllo della moto e delle sospensioni – dice la nota -, con il divieto assoluto impartito sia dall’ organizzazione della manifestazione che dal team manager di utilizzare le strutture, in quanto partecipava per la prima volta a uno show in Italia, il pilota, di sua iniziativa personale, ha imboccato la rampa di lancio, già posizionata per le verifiche tecniche e ingegneristiche, che sarebbero avvenute alle 18.30».

Salto sbagliato per altezza e velocità. «Ci siano accorti tutti – prosegue – che il salto inaspettato, sia per la velocità – aveva addirittura inserito la terza marcia, mentre nello standard tale salto deve avvenire in seconda – che per l’altezza, non avrebbe mai permesso al ragazzo di compiere l’evoluzione».

 

 
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