Museo Nicolis e Mart in velocita futurista
Il Museo Nicolis di Villafranca e il Mart di Rovereto celebrano il Futurismo con una splendida collezione d’auto d’epoca
Il Museo Nicolis di Villafranca, in collaborazione con il Mart, museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, offre ai tanti amanti dell’arte e dell’auto e non solo una emozionante immersione nel vivo di quella fenomenale ed irripetibile temperie storica che guardò con animo ispirato e parole alate al mito del progresso e della velocità, cambiando per sempre il mondo. In questa mostra infatti il Futurismo viene visto in una prospettiva inedita, ricostruita grazie ad oggetti originali delle Collezioni del Museo Nicolis e numerose immagini fotografiche. Protagonisti assoluti una rara vettura BENZ 8 20ps del 1914, una inedita Fiat 501 S Superculasse Silvani del 1924 e la mitica motocicletta Premier 3 ½ hp del 1913. Questa installazione vuole celebrare un momento storico che ha cambiato per sempre il modo di vivere delle persone: il Futurismo, movimento artistico e culturale che nacque a Milano agli inizi del Novecento. Il tema affascinante e provocatorio della velocità è quello che il Museo Nicolis propone ai suoi visitatori attraverso vetture e moto che esprimono uno dei valori portanti del Futurismo stesso. Oltre ai contenuti della mostra, inclusa nel ticket d’ingresso, i visitatori potranno come sempre accedere a tutte le collezioni del Museo Nicolis. Grazie alla collaborazione con il Mart saranno mostrate al pubblico immagini fotografiche che raccontano l?artista Fortunato Depero, a cui è dedicata la Casa d’Arte Futurista Depero, riaperta nel 2009 a Rovereto. Fortunato Depero assieme agli altri artisti fondatori del Movimento come Filippo Tommaso Martinetti, Carlo Carrà, Umberto Boccioni, Giacomo Balla sono alcuni dei protagonisti di questi scatti che, attraverso un secolo, arrivano a noi oggi con inalterata freschezza.
La velocità e il mito – I primi, roboanti veicoli della storia, creati alla fine dell?800 e perfezionati negli anni a seguire, segnarono una svolta non solo nel campo dei trasporti ma anche, e soprattutto, nella società civile. Possedere un?auto nei primi anni del ?900 era privilegio di pochi arditi e temerari, nonché facoltosi. Guidare un?auto o una motocicletta, soprattutto se da corsa, richiedeva una buona dose di coraggio e ardimento. Qualità esaltate dal Manifesto futurista (1909) di Filippo Tommaso Marinetti che segna ufficialmente l’inizio del movimento futurista. Il movimento futurista, improntato fortemente sul concetto di dinamismo, è ben rappresentato da questi bolidi a due e quattro ruote, estremamente VIRILI che esprimono il concetto della velocità nelle sue accezioni positive e negative, come valore progressista per definizione ma anche generatore di rischi e paura e – proprio per questo – ancora più seducente, fino a diventare ossessione febbrile! L’esaltazione del coraggio, della temerarietà, della velocità, si esprimevano allora proprio nella visione dell’Uomo al volante (art.5 del Manifesto) che spezzava con il passato affrontando la vita con una continua sfida del rischio e del pericolo.
Il Museo Nicolis di Villafranca ospita, attualmente, alcune più belle collezioni d’auto d’epoca, moto, biciclette oggi esistenti in Italia; attraverso le sue raccolte ripercorre la storia e l?evoluzione dei mezzi di trasporto, dando testimonianza concreta di ciò che a quel tempo i temerari Futuristi concepivano come stacco dalla realtà passatista e proiezione verso un futuro incerto ma ricco di emozioni. La mostra resterà aperta fino al 31/12/2009.
www.museonicolis.com – www.mart.trento.it