Tazio Nuvolari pilota e fotografo
Quando scatta Nuvolari!
Un Nuvolari inedito in una grande mostra al Palazzo Te di Mantova, dove la potenza dell?imprendibile campione si unisce al magico senso fotografico che lo fece diventare un asso anche della fotografia
?Quando scatta Nuvolari??, dove il verbo ?scatta? va inteso sia in senso automobilistico, con la potenza dell?imprendibile campione, sia in senso fotografico, perché ? ed è questa la novità assoluta – Tazio Nuvolari fu un asso anche della fotografia, arte che coltivò in gioventù senza grande impegno ma alla quale si avvicinò dapprima nel 1936 e in un secondo momento della sua vita ? dopo un?interruzione dovuta alla morte del primo dei suoi due figli, Giorgio, e a un serio incidente di corsa – nel 1938, durante una lunga traversata in piroscafo verso l?America, dove era stato invitato alla gara di Indianapolis, che peraltro non disputò non avendo ottenuto una vettura competitiva. Da lì in poi si dedicò a questo che era più di un hobby e lo coltivò per anni con passione e maestria crescenti. Proprio da questa doppia accezione, ?scatta?, prendono vita due mostre in una: un percorso dedicato al pilota e uno dedicato al fotografo, percorsi solo idealmente disgiunti dato che sono molti i casi in cui Nuvolari fotografa proprio momenti e protagonisti del mondo internazionale delle due e delle quattro ruote. Le immagini, mai esposte prima al pubblico, appartengono ad un ?corpus? di 2575 negativi recentemente ritrovati, studiati e digitalizzati per intervento della Fondazione Banca Agricola Mantovana che promuove anche la grande mostra alle Fruttiere di Palazzo Te. A curare l?esposizione sono due grandi specialisti di storia dell?automobilismo: Gianni Cancellieri e Adolfo Orsi.
Dell?imponente tesoretto di immagini dovute all?obiettivo di Nuvolari, la mostra propone, un percorso che ha come titolo ?Lo sguardo di Tazio?, una selezione di 315 scatti. In queste foto il grande pilota rivela non soltanto un’ottima tecnica di ripresa (senso dell’inquadratura, studio degli effetti di luce) ma anche una curiosità che potremmo definire vivacemente cronistica e un’attenzione alla realtà circostante che danno a questo piccolo patrimonio iconografico un valore di testimonianza assolutamente inatteso e di grande interesse. Molte di queste foto svelano l?anima profonda di Nuvolari e la sua sensibilità, profondamente toccata dalla morte dei due figli (a quella di Giorgio, nel 1937, fece seguito quella di Alberto, nel 1946, entrambi diciottenni). Dolori, si dice, che Tazio cercò di superare proprio grazie alla fotografia catturando nella pellicola la vita nei suoi singoli momenti, cercando così di sottrarla alla morte. Sono immagini datate soprattutto tra il 1937 e i primi anni della Seconda guerra mondiale, in un percorso tra pubblico e privato, immagini della moglie, dei figli, del mondo delle corse, dei viaggi, sempre però in un?ottica sommessamente privata, da osservatore più che da protagonista, mai o raramente autocelebrativa. Accanto a questo splendido ?diario?, la grande mostra di Palazzo Te propone il Nuvolari più conosciuto, l?epopea emozionante del “mantovano volante”, mitico e non dimenticato pilota da corsa di notorietà mondiale, l?asso che fra moto e auto collezionò 141 vittorie (di cui 70 assolute e 71 di classe), 5 primati internazionali di velocità, 1 titolo di Campione d?Europa e 7 di Campione d’Italia. Pezzo pregiato in esposizione sarà la famosa Coppa Vanderbilt, vinta da Nuvolari nel 1936 sul circuito di Roosevelt Raceway, vicino New York, e messa a disposizione dal Museo Nicolis di Villafranca (VR). Il Museo Nicolis è uno dei più spettacolari musei italiani che ospita ben 7 collezioni con centinaia di auto d?epoca, moto, biciclette, strumenti musicali, macchine fotografiche e per scrivere, piccoli velivoli, oggetti dell?ingegno umano. La Coppa Vanderbilt è uno dei gioielli più spettacolari e ammirati, ma i 4 piani del Nicolis hanno in serbo tante sorprese per appassionati delle quattroruote e non solo!