Dakar 2014 la partenza prima tappa
Dakar 2014 momenti della partenza per la PRIMA TAPPA (stage 1) da Rosario a San Luis, oltre 800 Km formati da 629 Km di collegamento e 180 Km di speciale. Si attraverserà la regione del Cordoba, una tappa poco impegnativa per prendere le misure con i rispettivi mezzi.
Eleonora su Unimog ci racconta cosa si vive alla partenza della Dakar 2014
“Stamattina mi sono concessa il lusso di dormire un paio d’ore in più. No, chi prendo in giro? La sveglia era effettivamente puntata alle 9, ma avevo gli occhi spalancati già quasi tre ore prima… Ma chi dorme quando mancano 24 ore alla partenza della Dakar?! Il mio sistema nervoso è tutto allertato in modo da poter reagire prontamente a qualunque situazione! Sono tesa e perennemente in allerta, nella primordiale modalità attacco/fuga, solo che qui la fuga non è contemplata! Qui si gioca di attacco o niente.
Comunque oggi ho cercato di suddividere un po’ gli oggetti che vanno riposti nei vari luoghi a cui sono destinati e che durante la Dakar, se non si trovano velocemente, rendono la vita ancora più complicata! Quindi: sacca che più o meno resta sempre sul camion, borsone da portare con sé ogni notte in tenda col necessario per dormire (sacco a pelo, cambi, asciugamano, beauty-case, torcia frontale), marsupio da tenere a portata di mano in cabina durante la gara contenente medicinali vari, integratori, occhiali da sole, un’altra torcia frontale, coltellino svizzero, guanti da lavoro… Sembra facile, ma fidatevi, non lo è!
Comunque ad un certo punto sono dovuta uscire perché oggi era il giorno del Grande Briefing.
Un’enorme sala convegni in cui erano riuniti tutti, dai top riders pluriiridati fino ai comuni mortali. A parte illustrare lo spirito dakariano del rispetto dell’ambiente e della sicurezza, con tutte le raccomandazioni del caso, il Direttore Etienne Lavigne tutte le volte ci mette su i filmati dei momenti più suggestivi della Dakar, dalla parte in cui si vede benissimo che chi sta alla guida se la sta godendo che più di così non si può, ad altri in cui il malcapitato è lì con le mani tra i capelli che fissa il vuoto mentre la sua auto è con tutte e quattro le ruote per aria dopo chissà quale evoluzione, e non ci vuole proprio credere che sta per essere eliminato! Per poi passare al momento della ritrovata speranza, in cui chi ha trascorso notti infernali a sistemare problemi inimmaginabili si trova poi, con le prime luci dell’alba, a riuscire a mettere in moto il suo veicolo e ripartire, esausto ma sorridente! Il tutto montato ovviamente con scorci mozzafiato su musiche strappalacrime che ti fanno dire: “Ecco, è per questo che sono ancora qui! Ho già sofferto come un cane nelle edizioni precedenti, speso soldi, perso anni di vita… Eppure la Dakar rimane sempre in cima alla lista dei miei desideri, dei sogni da realizzare!” Che poi la storia è proprio questa. La gente che non ha mai provato, l’ho sentito io per prima parlando con molte persone, non ti capisce! Può immaginare i bei paesaggi, il saliscendi sulle dune, il giretto col macchinone/camion o quel che è, ma davvero non si spiega chi te lo fa fare, soprattutto di tornarci, al cospetto di questa enigmatica Entità, così crudele ma così splendida.
E quindi oggi noi tutti lì, imbambolati, a guardare il filmato sapendo che la sala era colma di gente che “ti capisce”!
Ma oggi è stata anche la giornata dello spettacolo, della sfilata di tutti i mezzi sul palco di partenza accolti dall’abbraccio calientissimo di Rosario, che ha avuto la pazienza e l’audacia di stare tutto il giorno sotto un sole cocente a veder sfilare ogni mezzo. I camion, come sempre, sono partiti per ultimi, quindi magari qualcuno aveva gettato la spugna, ma almeno il caldo si era fatto più sopportabile in questa notte dell’estate argentina. Ciò che si prova passando tra le vie della città che ti applaude pur non conoscendoti, ti chiede foto e autografi, ti osanna come fossi il loro eroe è veramente indescrivibile. Fa parte di quelle cose misteriose della Dakar, che nessuno può capire davvero. Credete che non abbia tentato con i miei genitori? Ho raccontato loro ogni aneddoto, descritto le più differenti situazioni in cui ci si viene a trovare, mostrato tutte le foto più accattivanti… Niente! Ancora adesso, in aeroporto, prima che partissi per questa Dakar mi hanno chiesto: “Ma sei proprio sicura? Ma cosa ci trovi..?!”.
Però nonostante ciò io ora sono qui grazie a loro, che pur non capendo mi appoggiano perché sanno che sto realizzando il mio sogno. E a loro basta questo”.
– Dakar 2014, percorso tappe qui su Elaborare4x4 link QUI
– Foto live Dakar 2014 link QUI
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Dakar 2014 – Shakedown – Guarda il video Van Merksteijn Motorsport – Dakar 2014 – Shakedown
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