La Panda Cross al via presenterà delle importanti e sostanziose modifiche specifiche per i circa 9.000 km di gara, di cui più di 5.000 di prove speciali. Per garantire il massimo delle performances, soprattutto in tema di robustezza e di affidabilità, la PanDAKAR è stata completamente rivista dal punto di vista telaistico e meccanico partendo dalla base della versione di serie della Panda Cross. La struttura di scocca è stata irrobustita completamente e risaldata, con l’apporto di una fitta gabbia di protezione. Sono stati ridisegnati i telai anteriori e posteriori di supporto dei bracci e delle sospensioni, sono stati progettati specifici ammortizzatori telescopici regolabili a doppio effetto ed a corsa maggiorata con molle doppie registrabili, che elevano in maniera considerevole l’altezza dal suolo, e poi è stata montata una piastra sottoscocca per proteggerla dagli urti. Nell’abitacolo, completamente svuotato, invece sono state installate tutte le strutture di sicurezza obbligatorie, un serbatoio maggiorato ed una rastrelliera per 3 ruote di scorta. Per quanto riguarda il motore la PanDAKAR monterà un 1.900 cc diesel 180 cavalli, cambio a 6 marce, frizione rinforzata in rame e 4 freni a disco maggiorati sulle 4 ruote Continental.
Nel Team Orobica Raid non solo macchine ma anche due camion Mercedes Unimog che fungeranno da supporto alla squadra: uno sarà usato come autofficina mobile (maggiormente per gli interventi meccanici a fine tappa) mentre l’altro per trasportare tutti i pezzi di ricambio e per gli interventi più immediati.
Il Responsabile di Continental per i rapporti con Fiat, Alberto Bergamaschi, spiega il perché dei pneumatici di serie: “La scelta di utilizzare pneumatici di serie nasce dal fatto che le coperture ContiCrossContact AP hanno una capacità incredibile di adattarsi ai più svariati tipi di terreno. Forse dovranno cedere qualcosa alle racing nella prestazione pura, ma la versatilità di impiego alla fine farà valere il suo peso”.
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