Toyota anfibio riparte per il giro del mondo dopo l’SOS
Sospiro di sollievo per l’avventura di Mait Nilson, un 44enne estone, ingegnere meccanico in questi giorni di fine anno impegnato nella traversata dell’Oceano Atlantico da Dakar a Natal Brasile a bordo di unToyota Land Cruiser “anfibio”.
SOS – Nilson aveva lanciato un SOS il 20 dicembre dopo aver percorso circa 150 miglia al largo dell’isola di Praia (Capo Verde) in pieno mare perché il suo catamarano aveva una avaria meccanica che non gli permetteva di proseguire (rottura di un supporto). Dopo un primo tentativo di riparazione Nilson aveva capito che non riusciva comunque a proseguire la traversata dell’oceano e quindi aveva lanciato un SOS per cercare un traino e ritornare a Praia dove effettuare la riparazione.
Racconta Nilson: “Erki e Kristjan hanno cercato tutte le navi in zona con capacità di sollevamento per mettere Amphibear sulla nave con una gru. Eravamo in costante contatto attraverso il sistema satellitare e ho ricevuto informazioni che le navi bisognava contattarle direttamente con la radio VHF . L’ufficiale Haru mi ha fatto usare il suoVHF . Così ho scoperto che la nave “GEOHOLM” era l’unica nella zona in grado di sollevare Amphibear. Ma il comandante non poteva decidere da solo di venire a soccorrermi ed a causa della tarda ora non è stato possibile contattare l’ufficio dell’armatore. Per contatto radio HARU era troppo lontano. Finalmente a mezzanotte è stata stabilita la connessione con la nave GEOHOLM. Il capitano era sveglio ed è stata la persona più gentile persona con la quale ho parlato attraverso la radio. Mi ha lasciato il numero di telefono satellitare di GEOHOLM e le ulteriori comunicazioni sono state più facili. Avuto l’ok dall’armatore ora dipendeva dalla bravura del capitano e dell’equipaggio. Non è stato facile per loro trovare Amphibear, ci sono voluti due ore attraverso i calcoli delle ultime coordinate da parte del team di supporto , nonché l’equipaggio della nave , infine, ha permesso di trovare il Toyota anfibio”.
Continua Mait Nilson: “Ho tre opzioni ora: andare avanti verso Rio De Janeiro, riportare Amphibear a Cabo Verde o terminare l’impresa. L’ ultima opzione significherebbe rinunciare a questo progetto e deludere tifosi ed appassionati che mi stanno seguendo. Ho pensato: finché c’è Amphibear e può essere riparato, io continuerò. Dipende certo anche quanto mi costerà questo salvataggio fatto dalla GEOHLM e quanto budget mi resterà a disposizione. Ringrazio tutti i tifosi ed appassionati che hanno offerto aiuto, sapendo che ho avuto problemi. Per risolvere il problema della rottura meccanica, in questo momento dovrei tornare in Estonia con Amphibear presso il cantiere canadese dove sono stati prodotti i pontoni o qualsiasi altro cantiere di riparazione navale in alluminio: al momento i puntoni sono l’anello più debole. Per andare avanti e proseguire il viaggio la soluzione è fare la traversata dell’oceano a bordo della nave GEOHOLM che sta navigando verso Rio De Janeiro direzione Brasile. Non c’è altra soluzione. E’ più sicuro, più ragionevole, ma non era previsto nel programma iniziale. Ho promesso al capitano di prendermi cura personalmente della procedura doganale per non creare problema alla società norvegese che mi ha aiutato così tanto. Ciò significa che Amphibear sarà dall’altra parte dell’oceano senza attraversarlo da solo ma proseguirà per questo giro del mondo”.
“Ecco che GEOHOLM ha sollevato Amphibear a bordo. Secondo il capitano è stato difficile nonostante la dimensione ridotta del veicolo. Molte grazie al capitano Reinold Lederle, all’equipaggio di GEOHOLM e alla società norvegese Dof gestione Storebo che ha dato il permesso di cercare Amphibear e portarlo a bordo. Persone incredibilmente gentili e abili!”
“Amphibear” un viaggio col giro del mondo – leggi il primo articolo quando ha lanciato l’SOS link QUI
————— FOTO Toyota Land Cruiser giro del mondo LINK QUI ——————
————— QUI posizione GPS del Toyota di Mait in tempo reale link QUI—————
GEOHOLM la nave che ha risposto al SOS link QUI