di Giovanni Mancini
Quando abbiamo la possibilità di spalancare ed aprire tutte le valvole a farfalla, in piena “manetta”, scateniamo tutti i cavalli del motore, raggiungendo momenti unici di piacere e di grande soddisfazione!
In questi momenti ci isoliamo dal mondo esterno, dai problemi quotidiani e ci concentriamo solo sulla guida: accelerazioni, decelerazioni, variazioni di assetto, appoggio in curva e ricerca delle traiettoria ideale. Sentire l’auto, che percorre al limite una curva ed esce in grande accelerazione con tutta la sua potenza, è veramente emozionante!
In passato difficilmente una vettura ritenuta “ecologica” poteva trasmettere queste emozioni. Oggi le cose sono cambiate, le auto ecologiche si sono evolute fortemente, offrono prestazioni e percorrenza anche aumentate.
Abbiamo qualche esempio come la Tesla elettrica che fa 0-100 km/h in 3,7 secondi, una automomia di 340 km, con una velocità massima di 210 km/h.
Poi ancora la Foruma E, il primo campionato Fia mondiale dedicato a monoposto elettriche, in fase di organizzazione e che debutterà nel 2014.
Paolo Vanzetto di Rossano Veneto ha percorso i 100.000 km a bordo della sua Tesla Roadster, in circa 2 anni: “La Tesla Roadster mi ha permesso di liberarmi da due schiavitù: l’usura meccanica e la dipendenza dal petrolio” ha rimarcato Vanzetto, aggiungendo: “poter viaggiare senza preoccuparti dei chilometri che stai percorrendo e contemporaneamente sentirti bene nei confronti dell’ambiente circostante, è una sensazione che non ha prezzo. Senza dimenticare ovviamente le prestazioni…”.
Prestazioni ed ecologia convergeranno verso lo stesso punto?
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