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Motorsport Expotech 1 comunicato

Motori verso il futuro

 

Prosegue fino a domani a ModenaFiere il primo salone italiano dedicato al motorsport professionale

 

Sono stati molti gli argomenti in discussione oggi: dai motori ai materiali, dell’aerodinamica alle nuove frontiere della progettazione. In serata vengono assegnati a due aziende i Premi Conti: il ?Casco per l?innovazione e la tecnologia? e il ?Casco per la storia e la tradizione?, i ?nobel? della tecnologia per i motori da competizione. Nel motorismo sportivo, dietro a ogni vittoria, c’è sempre un pilota preparato, ma è indispensabile anche un mezzo potente. Come si realizzano motori e veicoli ad alte prestazioni? Quali sono i materiali più innovativi, quali quelli maggiormente aerodinamici? Anche di questo si parla domani a ModenaFiere, a Motorsport ExpoTech, il primo salone italiano dedicato al motorismo da competizione, che prosegue fino a giovedì 15 ottobre con un’altra giornata di workshop, incontri e convegni.

 Motor Expotech 2009

“Materiali, trattamenti superficiali. Rivestimenti nell’ambito del settore automotive ad alte prestazioni” è stato il tema del convegno più articolato della giornata di oggi, realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente della Facoltà di Ingegneria di Modena. Dai materiali alla simulazione “real-time” dei gruppi per la sovralimentazione di motori automobilistici; sono questi alcuni dei temi che verranno affrontati nel corso dell’incontro “Motore, trasmissione e veicolo: il contributo dell’elettronica engine”. In particolare tecnici e ingegneri della nota azienda Magneti Marelli illustreranno l’impostazione dell’Unità di Controllo Elettronico che equipaggia i nuovi motori MultiAir recentemente presentati dal Gruppo Fiat al Salone di Francoforte su Alfa Mito e su Grande Punto Evo. Per soddisfare le elevate prestazioni richieste è stata adottata una nuova famiglia di microprocessori con varie e crescenti capacità di calcolo (Sala 2, dalle 9.30 alle 13). Nel motorismo sportivo pochi argomenti vengono discussi quanto l’aerodinamica, intesa come il flusso d’aria che interagisce con i veicoli in movimento. Espressioni come “sporcare la scia”, ad esempio, sono ormai comuni nel linguaggio della Formula 1. Nel convegno “Aerodinamica a Motorsport Expotech”, coordinato dall’ingegner Marco Giachi, responsabile del centro studi storici Assomotoracing, si parla di “downforce”: come si crea, come si utilizza in pista, come la vive il pilota. I progettisti che la generano, gli ingegneri di pista che la usano per “settare” la vettura e i professori universitari, daranno vita a una tavola rotonda organizzata da Assomotoracing che si annuncia molto interessante (Sala 2, dalle 16.00 alle 18.00). Chiuderà la giornata di studi l’incontro intitolato “L’impiego di adesivi strutturali e sistemi di bloccaggio nella progettazione meccanica” (Sala 3, dalle 14.30 alle 18.00), un appuntamento che mette in luce un’altra risorsa importante per il motorsport. Verranno presentati al pubblico i principi e i metodi di progettazione di giunzioni incollate e gli strumenti per la progettazione assistita, le tecniche e tecnologie dell’incollaggio e i relativi casi di successo. I convegni si svolgeranno tutti nei padiglioni di ModenaFiere e avranno la traduzione simultanea.
sempre oggi pomeriggio verranno assegnati i “nobel” della tecnologia per i motori da competizione. A partire dallo scorso anno, infatti, la Conti – editrice leader nel campo delle riviste per gli appassionati degli sport motoristici – in collaborazione con Assomotoracing (Associazione culturale storia e tecnica del motorismo da competizione), ha istituito due nuovi premi, nel solco della tradizione di quelli creati più di quarant’anni fa, destinati alle aziende che maggiormente si sono messe in luce per quanto riguarda l’innovazione tecnologica nelle produzioni attuali e le acquisizioni tecnologiche nel corso degli anni. Si tratta del Casco per l’Innovazione e la Tecnologia e del Casco per la Tradizione dell’Innovazione.
Il primo di questi riconoscimenti premia l’azienda che nel corso dell’anno ha realizzato prodotti o sviluppato procedimenti di particolare interesse per l’evoluzione della tecnica nel settore motorsport: lo scorso anno è andato alla Lafer di Piacenza, per “il rapporto estremamente elevato tra le  dimensioni aziendali e la qualità delle innovazioni sviluppate”. Il secondo invece premia l’impegno, le acquisizioni tecnologiche nel corso degli anni e il contributo all’avanzamento del settore dovuti a una realtà aziendale. La Brembo di Bergamo, leader nel settore dei ricambi di dischi freno in Europa, nella meccanica e metallurgia, si è aggiudicata il premio nel 2008 per il “formidabile contributo fornito nel corso degli anni all’avanzamento della tecnica in un settore della massima importanza, ai fini non solo delle prestazioni ma anche della sicurezza”.
La giuria dei premi è composta dai direttori di Autosprint e Rallysprint, Alberto Sabbatini, di Motosprint Stefano Saragoni e di Masterbike, Claudio Corsetti, insieme al giornalista e noto esperto di moto Massimo Clarke, Marco Giachi responsabile Centro Studi Storici Assomotoracing, il Presidente di Assomotoracing Alfonso Galvani e Nicola Belli, responsabile di Matech.

158 ricercatori al lavoro per costruire l’auto del futuro

A Motorsport Expotech la rete dei laboratori Intermech presenta le ultime novità per il settore, dai motori con attriti interni ridotti al sistema di sterzo scollegato dalle ruote

 Motor Expotech 2009

L‘auto del futuro sta nascendo tra Modena, Reggio e Ferrara. Macchine in grado di consumare sensibilmente meno, silenziosissime anche se a buon mercato, molto più sicure perché – ad esempio – il volante non è più collegato alle ruote, ma le controlla attraverso sistemi meccatronici. Sono queste solo alcune delle novità che vengono presentate oggi e domani a Motorsport Expotech, il salone della motoristica sportiva, dalla rete Intermech, che riunisce quattro laboratori dove lavorano 158 ricercatori e due centri per l’innovazione. “L’automotive – spiega il professor Angelo Andrisano, coordinatore della rete Intermech è indubbiamente uno dei settori più forti per l’economia locale. Per assicurarci un futuro all’altezza del nostro passato dobbiamo però lavorare per fare evolvere i nostri prodotti, spingere sull’innovazione e rimanere stabilmente un passo oltre i nostri concorrenti. Per far questo serve un’alleanza forte tra università e imprese, obiettivo che sta alla base della costituzione della rete Intermech, capace di mettere a disposizione delle aziende competenze e tecnologie”. I risultati di questo lavoro già si iniziano a vedere. Nello stand in fiera troviamo così il trattorino rasaerba su cui si sta sperimentando il nuovo sterzo x-by-wire, destinato a rivoluzionare il sistema di guida. Come funziona? Volante e ruote non sono più collegate meccanicamente, ma funzionano grazie a sistemi di controllo elettronici. Un vantaggio innanzitutto per la sicurezza: con il piantone del volante scompare, infatti, una delle principali cause di traumi per il guidatore, soprattutto in caso di urto frontale. Ma anche un passo avanti per la comodità e la piacevolezza della guida. Grazie ai collegamenti meccatronici tra volante e ruote, i laboratori Intermech stanno sperimentando un sistema di sterzo in grado di adattarsi alle caratteristiche di chi guida, assecondandone le capacità e compensandone i limiti. Si lavora, in particolare, attorno a rapporti di trasmissione che cambiano con la velocità e l’angolo del volante, così come sulla variazione del ritorno di forza restituito sul volante al variare del contesto di guida, tra strada di città, strada extraurbana e autostrada. Novità per le quali sono già in corso sessioni di test su un simulatore di guida dedicato. Sicurezza e comodità, ma i ricercatori di Intermech sono al lavoro anche su altri aspetti. I laboratori ferraresi su acustica e vibrazioni sperimentano setti di separazione tra l’abitacolo e il vano motore sempre più leggeri ed economici, ma soprattutto sempre più isolanti, per garantire anche sulle auto meno costose una silenziosità da vettura di lusso. A Modena, invece, il gruppo di ricerca dedicato alle trasmissioni meccaniche ha messo a punto una metodologia di calcolo di ingranaggi  per cambi di velocità  a ridotta rumorosità di ingranamento. Altri ricercatori impegnati sulla motoristica hanno ottimizzato, con metodi innovativi di analisi termo strutturale, alcuni componenti fondamentali dei motori a combustione interna. I laboratori dell’università sono all’opera anche per individuare soluzioni tecnologiche anti attrito ed anti usura: microstrutturazioni superficiali e rivestimenti particolari in grado di abbattere fino al 75% il coefficiente d’attrito. Un’innovazione importante se si pensa che il 40% del carburante che consumiamo se ne va proprio per dissipazioni in attrito di varia natura. Sempre a Modena sono stati studiati  i nuovi impianti della Lombardini, grazie a un laboratorio specializzato nella progettazione di linee di assemblaggio super-automatizzate. Intermech è la rete dei laboratori per la meccanica avanzata. Riunisce quattro laboratori che mettono a loro volta al lavoro diversi centri universitari: Lav a Ferrara (Laboratorio metodi di acustica e vibrazione), Mectron a Reggio Emilia (Laboratorio di meccatronica), Simech (Laboratorio di simulazione e progettazione integrata) e Sup&rman (Laboratorio superfici e ricoprimenti per la meccanica avanzata e la nano meccanica) a Modena e due centri che garantiscono il trasferimento alle imprese delle competenze e delle tecnologie presenti nei laboratori, Democenter-Sipe, attraverso il proprio centro specializzato Cittamec, e Reggio Emilia Innovazione.

 

 
 

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