Baja Russia Northern Forest 2010

Riccardo Garosci e Rudy Briani hanno affrontato la neve dell’International Cup For Cross Country Baja, il week end del 26-28 febbraio in Russia. La trasferta all’International Cup For Cross Country Baja di RalliArt Off Road è iniziata lo scorso 26 febbraio, quando l’equipaggio di Riccardo Garosci e Rudy Briani, insieme con gli instancabili uomini del Team, ha raggiunto la gelida San Pietroburgo, in Russia, per affrontare una delle competizioni più impegnative del circuito internazionale rally tout terrain. Il quartier generale della Baja Russia Northern Forest 2010, questo il nome dell’ambita competizione, era nel cuore della foresta posta a nord della città, tra una fittissima vegetazione e grandi laghi ghiacciati. L’equipaggio italiano ha avuto lo start con il numero 14, rappresentando il nostro tricolore tra i 41 equipaggi al via, provenienti da ben 9 nazioni. Il giorno 1, dopo un primo adattamento a percorsi interamente ghiacciati, l’equipaggio italiano ha garantito ottime performance, affrontando un impegnativo percorso di 175 chilometri. Tutto ha avuto inizio col Settore Selettivo 1, una prova di 2,7 chilometri molto guidata tra gli alberi, dove Garosci e Briani sono andati alla scoperta del percorso totalmente inedito ai loro occhi e soprattutto alle loro tecniche di guida. Attraverso paesaggi davvero surreali, hanno affrontato la prova speciale 2 con grinta, dovendo però far fronte ad una foratura, dopo soli 18 chilometri di gara, dovendo sottostare a tutte le difficoltà del caso per completare poi gli 85 chilometri previsti. Modificato l’assetto e la pressione dei pneumatici, Garosci e Briani hanno iniziato ad andare davvero bene, regalando grandi emozioni e brividi al pubblico e raggiungendo le prime posizioni della classifica parziale. Il giorno 1 si è concluso così con il pernottamento in un elegante hotel immerso nella foresta di conifere, a pochi passi da un lago ghiacciato. Il risveglio dell’equipaggio in gara è stato un po’ meno suggestivo: il settore selettivo 4 ha visto infatti la rottura della terza marcia e, come se non bastasse, l’ingombro della carreggiata dal mezzo in gara davanti all’equipaggio italiano, che a circa 30 chilometri dalla fine, si è rovesciato facendo così perdere a RalliArt Off Road, minuti preziosi sino ad uscire dal tempo massimo consentito e costringere il team inevitabilmente al parco chiuso. Una difficoltà questa, che ha influito sugli esiti della classifica generale, facendo scivolare l’equipaggio nelle posizioni più basse. Zero rimorsi, zero rimpianti e anzi, una carica di energia davvero incredibile quella vissuta dai lombardi in gara. “E’ stata un’esperienza davvero unica ed emozionante” ha commentato il co-driver mantovano Rudy Briani “e ci ha permesso di misurarci su un’aderenza molto distante da quelle a cui siamo abituati”. Concorda con il suo navigatore, il pilota milanese Riccardo Garosci, affermando che “Una competizione di questa tipologia possa davvero insegnare tanto. E’ stato bello notare come sin da subito si sia creata sintonia con il percorso che abbiamo affrontato, nuovo in tutto e per tutto, dalla location agli assetti da utilizzare. Le circostanze ostili non ci hanno aiutato, è vero, ma la gara ci ha davvero arricchito in termini umani e professionali”. Una gara che rinsalda insomma il background esperienziale di RalliArt Divisione Fuoristrada Italia, che dal caldo fesh fesh dell’Argentina all’algida neve della Russia, guida i suoi equipaggi nelle competizioni più fascinose ed emozionanti della storia dei raid nazionali ed internazionali.

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