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Albero motore elaborazione


L’albero motore è un organo di trasmissione che trasforma il moto alternato dei pistoni in moto rotatorio che viene trasferito al cambio ed è impiegato soprattutto nei motori a combustione. E’ detto anche albero a gomiti.
L’albero motore trasmette dunque un moto rotatorio sottoposto ad uno sforzo di torsione. E’ sottoposto a sforzo di flessione e torsione. E’ dotato di opportuni supporti detti di banco. L’albero a gomiti è così chiamato per la forma caratteristica dovuta alle manovelle.
Ogni perno è connesso alla sua manovella tramite i bracci di manovella e viene abbracciato dalle bronzine racchiuse fra testa di biella e cappello di biella.
L’albero motore trasforma in questo modo il moto dei pistoni in moto circolare grazie al movimento delle bielle e lo sposta alla presa di forza collocata di solito in corrispondenza del volano.
Attraverso la sua corsa influisce su uno dei caratteri base di un motore: la cilindrata.
La cilindrata dipende infatti da due fattori: l’alesaggio dei pistoni e la corsa dell’albero motore.

Nella logica di costruzione un buon motore ad alte performance per l’elaborazione dei motori, due sono i punti principali su cui ragionare:
Equilibratura albero motore – E’ molto importante avere un albero motore perfettamente equilibrato. Un albero motore perfettamente equilibrato riduce le vibrazioni del motore e riduce lo stress e le sollecitazioni a cui sono sottoposti gli organi del manovellismo. Nel momento in cui si apre un motore per effettuare una preparazione, l’equilibratura dell’albero motore è una aspetto da non dimenticare.
Alleggerimento albero motore – Un albero motore leggero porti dei benefici sulle performance. L’albero motore di serie può essere alleggerito, oltre che equilibrato.

Gli alberi motori da competizione sono realizzati in acciaio e vengono anche trattati termicamente per aumentarne le caratteristiche di resistenza. Possono essere ad otto contrappesi con varie lunghezze di manovella per diversi modelli di autovettura.
Gli alberi vengono costituiti in acciaio (722M24) con trattamento superficiale di nitrurazione e ricavati dal pieno. Garantiscono un perfetto bilanciamento ed un considerevole risparmio di peso, oltre che essere in grado di tollerare un numero incredibilmente elevato di cicli di carico (vita pressoché infinita).

Albero motore e cilindrata – L’albero motore è collegato alle bielle con l’ausilio delle bronzine di biella e appoggia sui supporti di banco con l’ausilio di bronzine di banco.

La formula per calcolare la cilindrata è la seguente:
cilindrata = 3,14 x (alesaggio/2)2 x corsa x numero dei cilindri/1000

La maniera migliore per aumentare sulla cilindrata è lavorare sull’alesaggio dei pistoni.

albero motore competizione

L’albero motore ha una quantità di applicazioni in tutti i campi della trasmissione del moto.

Quelli delle navi e dei grandi motori marini sono di dimensioni impressionati come si vede in foto. Altri tipi di alberi in meccanica: albero a camme o anche detto albero di distribuzione, e albero di trasmissione.

Potrebbe anche interessarti la discussione “alleggerire e bilanciare l’albero motore” QUI.
Ecco alcuni video di alberi motore in azione.

Albero motore funzionamento
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=E9wvnvu3urM[/youtube]

Albero motore del Ford Eco Boost 3 cil 1000 cc

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=w0V0JFSoupo[/youtube]

Albero motore sul nuovo Motore Fiat TwinAir

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=NHJYZ4bhWWE[/youtube]

Il motore più grande del mondo Wärtsilä-Sulzer RTA96-C

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=UNEMCvGeVuw[/youtube]

Giovanni Mancini

Ingegnere, pilota, giornalista appassionato da sempre di auto e motori. Segue la direzione di questo portale newsauto.it ed è direttore responsabile dei magazine Elaborare, Elaborare 4x4 ed Elaborare Classic da oltre 20 anni il riferimento degli appassionati. Nell'anno 2004 ha conseguito il titolo di Campione Italiano nel Campionato Velocità Turismo. Pilota attualmente attivo su gare in pista del Campionato Italiano Turismo e nei monomarca Seat e Renault. Tra le tante auto speciali provate ce n'è una in particolare (esclusiva italiana): la Mazda 787B vincitrice della 24H di Le Mans nel 1991.

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